Si Roma, così. Poker dei giallorossi che espugnano Firenze e vanno alla sosta per le Nazionali davvero sull’onda di un entusiasmo che è davvero un peccato stoppare. Squadra reduce dell’euforia di martedì contro il Chelsea, ma piuttosto stanca in alcuni elementi, cosa che costringe a ricorrere, come ormai è tradizione, al turnover. E, proprio come se ci fosse un invisibile filo conduttore tra le sfide ai londinesi e questo piovoso pomeriggio toscano, Gerson viene impiegato nuovamente da esterno destro nel tridente. Allo Stamford Bridge il brasiliano si “limitò” ad una buona gara di sostanza, stavolta regala e si regala una doppietta che difficilmente dimenticherà. Apre le marcature al 5′, aiutando Nainggolan a recuperare una palla su pressing alto e poi, servito con un bel rasoterra da El Shaarawy, batte Sportiello col piattone sinistro incrociando sul secondo palo per lo 0-1. Dopo il primo pareggio viola, si ripete al 30′ con una mossa d’astuzia, anticipando difensore e portiere calciando sul primo palo per il momentaneo 1-2.
Nella ripresa, ancora sul 2-2, entra combattivo recuperando altri palloni a metà campo, saranno 5 alla fine e contribuendo non poco alla vittoria finale, raggiunta con i gol di Manolas e Perotti. Esce sfinito all’82’ per godersi meritatissimi minuti di riposo. Già nelle precedenti gare, da titolare o da subentrato, il numero 30 aveva dimostrato che questa poteva essere per lui una stagione diversa, riabilitato al ruolo di calciatore impiegabile anche in partite e in momenti delicati. Questi due gol lo mettono definitamente sulla mappa della geografia calcistica romanista, con grande merito anche a mister Di Francesco di averlo restituito alla causa, evitando maledizioni a chi su di lui ha puntato spendendo 18 milioni che, fino all’inizio di quest’anno, sembravano ad essere buoni una spesa piuttosto azzardata.
Voto: 8
