Se non ci si complica la vita, non si è contenti. In una serata nella quale si stava combinando poco, ma subendo quasi nulla, la Roma ha deciso di fare un regalo all’ex Montella, offrendo su un piatto d’argento a lui e alla Fiorentina il gol del vantaggio. Gentile omaggio di De Rossi, che sbagliando il passaggio innesca Salah che piazza l’assist vincente per Ilicic per l’1-0 viola. Da quel momento, come accade ormai di consueto, i giallorossi si sono svegliati, guadagnando metri di campo e provando ad abbozzare una reazione credibile. A prender per mano il gruppo, come altrettanto di frequente, ci ha pensato l’uomo di maggiore esperienza, quello che da solo ha sommato più trofei vinti in carriera che tutti gli altri calciatori scesi in campo. Il professor Seydou Keita ha offerto ancora perle di sapienza calcistica, un trattato di freddezza, lucidità e colpi da campione vero. Difende, recupera palloni e li offre al compagno di turno, sperando possa farne buon uso. In parte accade quando lancia Iturbe da solo di fronte a Neto, che stende il numero 7 romanista e provoca il rigore che, sempre colto dalla generosità di cui sopra, Ljajic sparacchia debolmente sulla destra del portiere brasiliano, che ringrazia e respinge. Amante dei regali, ma non degli sprechi, Keita decide che è ora di rimettere in piedi la serata e si scaglia, con un pizzico di furbizia, sul pallone messo in area da Florenzi e di testa insacca la rete dell’1-1. Continua a dispensare perle, ma non tutti possono intavolare una conversazione di così alto livello col maliano. Una delle poche certezze in questo periodo grigio, dovrà fare gli straordinari per togliere le castagne dal fuoco a Garcia, che da troppo tempo si sta scottando ingenuamente.
Voto: 7
