Florenzi, segnali di firma

Florenzi, segnali di firma

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IL ROMANISTA (P. TORRI) – Si parlano. Tutti i giorni. Al telefono o via mail, ma si parlano. A un cellulare Monchi, all’altro Alessandro Lucci. Un messaggio che parte da Trigoria, un altro con mittente il procuratore. Oggetto della discussione, il nuovo contratto di Alessandro Florenzi. L’ultimo a parlarne ufficialmente è stato il ds giallorosso. Ribadendo come l’offerta della Roma dalla società è ritenuta importante, ma che rimaneva comunque difficile arrivare a un accordo. (…) Saranno state quelle parole di Monchi, «nessun ultimatum», «figlio di Roma». Sarà stato il piacere di rivedere negli occhi uno spogliatoio in cui, nonostante qualche leggero attrito, si sente come a casa sua. Sarà che per lui comunque la maglia giallorossa è una priorità vera, non figlia di opportunismi o convenienze. Sarà che non vorrebbe mai fare uno sgarbo alla società in cui cresciuto, tipo andare via tra dodici mesi a parametro zero. Sarà quello che pare a voi, sta di fatto che si può dire con ragionevole certezza che la firma di Florenzi sul rinnovo contrattuale è un po’ più vicina rispetto a qualche giorno fa. Lo conferma il solo fatto che le parti abbiano ripreso a parlarsi con cadenza praticamente quotidiana, ribadendo, entrambe, la volontà di arrivare a una soluzione che si trasformi in un brindisi per l’oggi e il domani. (…) L’attuale vincolo contrattuale del giocatore è in scadenza il trenta giugno del prossimo anno. Si sta trattando per un prolungamento per ulteriori quattro stagioni con una richiesta intorno ai tre milioni e mezzo (a fronte dei quattro milioni che pare gli abbia offerto l’Inter) e un’offerta di due milioni e settecentomila più una serie di bonus per arrivare a tre abbastanza facilmente. La distanza c’è, ma non è certo una montagna da scalare.

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