Florenzinho rianima la Roma

Florenzinho rianima la Roma

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Florenzi NainggolanIn fondo al tunnel si intravede una piccola luce. Il successo esterno della Roma contro il Sassuolo di ieri ha riacceso in minima parte l’animo dei giallorossi per questo finale di stagione. Lo 0-3 finale non coincide con un dominio capitolino al “Mapei Stadium”, ma con una prestazione più che sufficiente a stendere gli uomini di Di Francesco, e a rappresentare metaforicamente l’acqua nel deserto dopo una traversata lunga decine di km. Una non-vittoria poteva essere la mazzata finale a un gruppo che vive un senso di inquietudine da circa 4 mesi. Invece questa può rappresentare l’ennesima svolta, a patto che ora si crei continuità ottenendo il massimo risultato contro Genoa e Milan, per vivere più sereni le ultime giornate. Come dichiarato anche da Garcia nel post partita infatti, è presto per fare i complimenti ai ragazzi, perché ancora non si è fatto nulla, perché questo deve rappresentare solo il primo step di un breve percorso da portare a casa con il risultato più importante: il secondo posto. Anche dalla gara di ieri sono emerse le straordinarie prove degli inesauribili Nainggolan e Florenzi, quest’ultimo autore anche di un gol di rara bellezza. Sono loro gli unici due, insieme a Manolas, a meritare applausi per questa stagione.
La notizia principale della vittoria sul Sassuolo è però un’altra, ovvero la prima firma nel campionato italiano di Seydou Doumbia, schierato in extremis titolare da Rudi Garcia. Il tecnico ha provato a cambiare tipo di gioco, attuando meno tiqui taca e più verticalizzazioni, e la formazione neroverde non è stato in grado di rispondere con valide contromosse che ne hanno compromesso il risultato. Segnali che il vento sta cambiando? Troppo presto per dirlo, bisogna procedere passo per passo. L’obiettivo ora è solo e soltanto uno: azzannare il grifone.

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