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FOCUS CGR – Alla scoperta di Rüdiger: qualità e aspetti da perfezionare del “nuovo” Boateng

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FOCUS CGR – Antonio Rüdiger è uno dei nuovi acquisti della Roma per questa sessione di mercato 2015-2016: nato il 3 Marzo del 1993 a Berlino, in Germania nonostante la giovane età ha già totalizzato oltre 60 presenze da titolare con la maglia dello Stoccarda e ha esordito con la Nazionale di Löw, dopo aver fatto tutta la trafila delle Nazionali giovanili.

In molti in patria lo accostano come paragone a Jerome Boateng del Bayern Monaco, per la stazza e per lo strapotere fisico che impiega nell’anticipo sull’avversario.

Antony Rudiger 2 sbarca a RomaSui difensori centrali Walter Sabatini è una garanzia: dopo Marquinhos, Castan, Benatia e Manolas – al di là delle parentesi Astori e Yanga Mbiwa – per la sua quinta Roma ha scelto di puntare forte su Rüdiger, per completare il reparto nel ruolo di terzo centrale.

Il tedesco – reduce da un intervento di pulizia al ginocchio già operato meno di un anno fa che lo terrà fuori per almeno altri 10 giorni – ha delle caratteristiche che sembrano avvicinarlo proprio al centrale campione del Mondo con la Germania: fortissimo di testa, molto abile nell’uscita palla al piede in fase di disimpegno, Rudiger si è messo in mostra in questo biennio anche per delle ottime capacità in marcatura, denotando però alcuni “vizi” da limare.

A volte la giovane età lo tradisce, specie nella capacità di leggere l’azione avversaria in pochi istanti, ma c’è tempo e spazio per una crescita esponenziale, perchè la base di partenza è indubbiamente di livello assoluto.

Per comprendere meglio le sue qualità è utile confrontare i valori medi di Rüdiger – raccolti nell’ultima stagione – con quelli dei due centrali che lo scorso anno hanno giocato in coppia nella Roma (Manolas e Yanga Mbiwa): tackle, palle intercettate, falli commessi, fuorigioco conquistati, disimpegni, dribbling subiti, tiri bloccati e duelli aerei vinti, oltre ai passaggi completati e passaggi medi – (Valori stimati dal portale “lastatistica.com” – il primo blog di statistica applicata al calcio)

Dati 1(Foto de lastatistica.com)

Rudiger è ultimo per tackle, palle intercettate, falli commessi, fuorigioco conquistati e tiri bloccati.

Ma è meglio di Yanga-Mbiwa per disimpegni (5,6 contro 4,9) e il numero uno del mazzo per dribbling subiti (0,5 ogni 90’) e duelli aerei vinti (ben 3,3 contro gli 1 di Yanga-Mbiwa e i 2,5 di Manolas).

Se sul piano dei tackle, dei falli e dei fuorigioco i valori sono sostanzialmente quasi coincidenti, l’indice dei palloni intercettati rivela quanto suddetto: cioè che Rudiger deve ancora lavorare molto sulla posizione e sulla capicità di lettura dei movimenti degli attaccanti avversari.

Allo stesso tempo risulta invece in termini positivi l’apporto esplosivo descritto dai 3,3 duelli aerei vinti ogni 90’ di gioco. La capacità di contrasto aereo e di anticipo di testa è un elemento che denota la fisicità di Rudiger.

Per quanto concerne invece i passaggi completati e i passaggi medi, Rudiger è il terzo per percentuale di passaggi completati (83,4% contro i 91,2% di Yanga-Mbiwa e il 90,9% di Manolas), ma è il migliore per numero di passaggi completati a partita: 53,5 contro 46,2 e 42,6. Questo conferma che anche in fase di disimpegno il tedesco è calciatore valido e di spiccata personalità, che parte da una base tecnica di buon livello sulla quale Garcia dovrà ovviamente lavorare, per innestare una maggior sicurezza di uscita palla al piede, già comunque ottimale vista l’età.

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