Game over

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LJAJICChi nutre ancora barlumi di speranza di vincere ancora lo scudetto ha tutta la mia stima per il suo ottimismo. Non è però il mio caso, la mia di speranza si era imbarcata per un volo lontano già dopo la trasferta di Palermo e ora dopo il pari di Firenze é definitivamente decollata. Non me ne vogliano gli ultimi romantici,ma chi pareggia così tanto, chi butta così tanti primi tempi, chi sbaglia così tante volte approccio alla partita non può vincere un campionato. Neanche se davanti non ci fosse una Juve schiacciasassi, che difficilmente nella sua storia (in particolare in quella recente) ha sbagliato più di 10 gare in un torneo intero. Dovrebbe sbagliarne così tante in un solo girone per rendere possibile e concreta la nostra rimonta. Questo non vuol dire arrendersi sicuramente.

 

ITURBEFinché la matematica non ci condannerà dovremo dare il tutto per tutto, ma forse a questo punto sarebbe piú utile concentrarsi sull’Europa League, competizione più alla nostra portata e la cui vittoria potrebbe permetterci di fare quel salto di qualità mentale, che in 80 e passa anni di storia giallorossa è sempre stato il nostro tallone d’Achille. Abbiamo buttato troppi scudetti per questi cali di concentrazione e anche quest’anno, quando tutti gli addetti ai lavori ci davano come favoriti, non abbiamo saputo mantenere fede alle aspettative. La trasferta contro i Viola non è stata complessivamente da buttare, ma non si può fare ogni volta affidamento su 4-5 giocatori in giornata e veder gli altri 5-6 elementi assopire in campo. Proprio in questo momento il mercato ha visto la partenza di Mattia Destro verso Milano, e il silenzio sulle condizioni di Strootman non fa ben sperare. Per ora abbiamo tante incognite, il mese che verrà sarà cruciale per delineare il nostro futuro.

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