GARCIA: “Porterò la Roma nel cuore per sempre. Il violino a Torino?...

GARCIA: “Porterò la Roma nel cuore per sempre. Il violino a Torino? Divenni romanista al 100%. Totti dirigente? Servirà la Roma al massimo. Possiamo vincere la Champions”

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Rudi Garcia, intervenuto in esclusiva ai microfoni di Centro Suono Sport 101.5 nel contenitore pomeridiano “1927 la storia continua”, ha commentato così i suoi trascorsi in giallorosso e la sfida tra Roma e Liverpool di Champions League:

“Sono stanco, ma molto felice per questa settimana: abbiamo vissuto grandi cose sia con la Roma sia con il Marsiglia. Siamo in semifinale come la Roma, speriamo tutti di andare in finale, al momento non abbiamo vinto nulla, però le emozioni della partita di ieri te la da’ solo il calcio, abbiamo battuto il Lipsia, che aveva eliminato il Napoli, una soddisfazione immensa. Il merito di Di Francesco è sotto gli occhi di tutti, sta facendo benissimo, vedo la Roma giocare, gioca un grande calcio, abbiamo vissuto momenti straordinari. Ho allenato alcuni di questi ragazzi, sono contentissimo per la tifoseria romanista, è stata per loro una serata fantastica. Ho la Roma nel cuore, rimarrà per tutta la vita, adesso la seguo da lontano, ho mandato messaggi di congratulazioni ai ragazzi, resto un tifoso vero della Roma. Questa è anche un po’ la Roma di Walter Sabatini, ma anche Monchi è un grande ds. Eusebio sta facendo un lavoro fantastico, la Roma può e deve puntare a vincere la Champions. Sono felice di aver riportato all’epoca la Roma in Champions League, adesso stanno facendo uno step ulteriore, abbiamo la possibilità di cancellare quella maledetta finale dell’84’.

Sulla sua esperienza in giallorosso, Garcia aggiunge: “Non ho mai avuto rimpianti, tengo nel mio cuore solo i buoni momenti, ce ne sono stati tanti. Ricordo il pareggio di Manchester, subito mi è venuto in mente il gol del Capitano (Francesco Totti), quella sera dimostrò ancora una volta che fenomeno sia stato, vederlo con la divisa da dirigente è altrettanto un piacere, servirà la Roma alla grande anche nel ruolo di dirigente. Il violino? Ho vissuto la Roma al 100%, ho preso la Roma sulle ceneri della Coppa Italia persa, quella sera a Torino mi sono sentito romanista al 100% non ho mai perso questa sensazione. Ci sono tanti momenti emozionanti che ricordo con piacere. La finale di Lione? Quando una squadra arriva in semifinale, è forte al pari delle altre, vale anche per la Roma, quando arrivi a questo punto hai solo un’ambizione: arrivare in finale e vincere”

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