Gli intoccabili. Dopo Alisson, Kolarov è il più utilizzato in campionato. Seguono...

Gli intoccabili. Dopo Alisson, Kolarov è il più utilizzato in campionato. Seguono Dzeko, Fazio e Nainggolan

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Corriere dello Sport (R.Maida) – Il turnover è bello se diventa una risorsa calibrata e non una regola aritmetica. Lo sa bene Eusebio Di Francesco che a Crotone ha presentato una Roma diversa per sei undicesimi rispetto alla partita con lo Shakhtar ma senza rinunciare ai suoi cinque capisaldi: per loro il riposo è quasi un optional. Il portiere, Alisson. Il difensore centrale, Fazio. Il terzino sinistro, Kolarov. Il tuttocampista, Nainggolan. Il centravanti, Dzeko. Questi calciatori erano titolari in Champions Leaguee sono stati confermati in campionato.

MILLENNIALS – Succede spesso, per non dire sempre. A parte qualche caso sporadico, dovuto alla gestione delle energie in vista di una partita più importante o alle cattive condizioni di qualcuno della Quinta di Eusebio, gli insostituibili vanno sempre in campo. Non a caso hanno oltrepassato da tempo la soglia dei 2.000 minuti in campionato. Tolto Alisson, che è sempre stato in campo dall’inizio alla fine, il più utilizzato è stato Kolarov, appena nominato capitano della Serbia, di poco davanti all’amico Dzeko, a sua volta capitano della Bosnia: 2.527 minuti contro 2.491, recuperi inclusi. Seguono Fazio (2.231) e Nainggolan (2.195) che proprio a causa dell’altissimo numero di partite giocate è stato esentato dalla prima partite del ritiro del Belgio dal ct Martinez.

DOMINANTE – Quanto a Kolarov, gioca sempre per l’importanza strategica nella manovra di squadra – già sei assist: nessun difensore è come lui – e anche perché le alternative per un motivo o per un altro non l’hanno mai impensierito: Emerson Palmieri, prima di essere venduto al Chelsea, non era riuscito a tornare in condizione dopo l’infortunio mentre il nuovo arrivato Jonathan Silva, preso in prestito a gennaio dallo Sporting Lisbona, è ancora a zero minuti con la Roma.

COMANDANTE – Fazio invece ha scalato rapidamente le gerarchie dell’allenatore, che in estate ha impiegato un mese abbondante ad addestrarlo sui movimenti difensivi: dopo due errori in amichevole, contro Tottenham e Celta Vigo, Fazio era retrocesso a terzo difensore, tant’è che la Roma cominciò il campionato a Bergamo con la coppia ManolasJuan Jesus. Con il passare delle settimane però Di Francesco a Fazio ha rinunciato sempre meno volentieri. Parlando di campionato, nelle ultime 21 partite lo ha lasciato fuori solo tre volte una delle quali per squalifica.

INAVVICINABILE – Su Dzeko poi Di Francesco è andato oltre: lo ha fatto giocare anche quando aveva il trolley pronto per Londra, ritenendo che meritasse il posto da titolare anche se lo stato d’animo non era dei più adatti. Del resto il suo teorico sostituto, Schick, ha giocato complessivamente un quarto dei minuti: 595. Per essere importante come Dzeko, come giustamente ha affermato due giorni fa, dovrà ancora lavorare molto.

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