Ibarbo: “Momento difficile, i tifosi non credono in noi ma ne usciremo”

Ibarbo: “Momento difficile, i tifosi non credono in noi ma ne usciremo”

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IBARBO VICTOR 13 presentato  in conferenza  4 FebbQueste le parole di Victor Ibarbo ai microfoni di Roma Radio:

Come stai?
“Sto bene, sono due mesi che non entravo in campo, ora sono tornato con la vittoria che è molto importante”.

Che idea ti eri fatto della Roma?
“Quando ero a Cagliari vedevo la Roma come una squadra che dovevo fare il massimo per arrivare. Adesso sono qui e spero di dare tutto come ho sempre fatto. Mancano poche partite, importantissime per me e i miei compagni”.

Qual è il compagno che ti ha sorpreso di più?
“Nessuno in particolare, già li conoscevo un po’ tutti. Sono giocatori di una qualità speciale, ognuno aiuta in quello che può aiutare, così si formano le famiglie”.

Qual è il compagno con cui hai legato di più?
“Con i sudamericani, con Leo, Maicon, con Iturbe, con tutti. Mi piace avere un buon rapporto con tutti. Con Daniele, con tutti ho un buon rapporto. Speriamo continui così”.

Le tue caratteristiche? Più attaccante di movimento o esterno?
“Quando ho parlato con Garcia, abbiamo parlato di usarmi anche come esterno, ma io sono sempre a disposizione della squadra. Se il mister ha bisogno di mettermi come prima punta va bene. Mi piacerebbe giocare esterno ma sono a disposizione della squadra”.

Ti aspettavi che la Roma avesse queste difficoltà?
“No, è dura. A volte ti fa pensare anche di più, ti fa avere più forza. Questo è un momento difficile. Se ne esce giocando, i risultati non sono buoni ma proviamo a dare il tutto. Grazie a Dio ora abbiamo vinto a Cesena. Con allegria, umiltà e sacrificio tutto può succedere. Adesso dobbiamo stare bene psicologicamente e centrare il secondo posto, che è il nostro obiettivo”.

Cesena ha aiutato quindi…
“Certo, sappiamo che è dura. Tre mesi fa Roma era una delle squadre migliori d’Italia, ora la gente non crede più in noi l’importante è che ci crediamo noi”.

Qual era il tuo idolo?
“A 16/17 anni il mio idolo era Robinho. Quando l’ho incontrato volevo piangere. Dopo abbiamo scambiato la maglia, me l’ha firmata e l’ho portato a casa.Rimangono 10 partite”.

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