Il “Comandante” Fazio, da riserva a imprescindibile: 91 presenze su 102 partite...

Il “Comandante” Fazio, da riserva a imprescindibile: 91 presenze su 102 partite in giallorosso, quasi 8000 minuti giocati in 2 anni

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FOCUS CGR – Da acquisto marginale a titolare inamovibile. Il percorso biennale in giallorosso di Federico Fazio è certamente iniziato in salita, ma il gigante argentino non si è per nulla spaventato e ha intrapreso con voglia e professionalità la sua scalata alla titolarità. Arrivato come quinto a “copertura” dell’acquisto di Vermaelen, nei piani di Sabatini e Spalletti il completamento di Kostas Manolas per caratteristiche tecniche, Fazio in poco tempo ha strappato alla concorrenza una maglia da titolare e di fatto non l’ha mai lasciata.

TESTA DI COMANDANTE – Leadership innata, presenza aitante, umiltà, Fazio ha conquistato i galloni di “comandante” della difesa giallorossa a forza di prestazioni convincenti. Dicevano “è lento, non può giocare in Serie A“. Lo scorso anno l’esordio da titolare a Plzen in Europa League (colpevolmente in ritardo dopo aver visto il preliminare col Porto dalla panchina), da lì in poi 48 presenze e quasi 4000 minuti giocati. Il centrale (i cui nonni sono originari di Trapani) ha stupito tutti, divenendo in breve tempo leader della difesa a 3 varata da Luciano Spalletti. Un regista aggiunto, pericolosissimo in area avversaria grazie ai suoi 195 cm d’altezza e soprattutto determinante nelle respinte di testa. Nello scorso campionato infatti Fazio è stato il recordman di respinte di testa in A. Soli 4 milioni di euro spesi per lui tra prestito e obbligo di riscatto, 31 anni e un ruolo fondamentale all’interno dello spogliatoio giallorosso. Qualità-prezzo decisamente uno dei migliori acquisti dell’era americana.

IMPRESCINDIBILE PER DI FRA – Con l’arrivo in panchina del tecnico pescarese e il ritorno alla difesa a 4, l’ambiente giallorosso in buona parte è tornato scettico sulla possibilità che l’argentino rendesse in uno schieramento potenzialmente in grado di metterlo in difficoltà. Di Francesco però ha creduto fortemente nelle qualità di Fazio, straordinario in fase d’anticipo e dunque perfetto per guidare la linea difensiva in una posizione di campo mediamente alta, che permette alla Roma di giocare un calcio aggressivo, proiettato nella metà campo avversaria. L’argentino anche in questa stagione è tra i calciatori più presenti: 43 presenze, oltre 3662 minuti disputati tra campionato e Champions League, 2 reti realizzate e 2 assist. Grazie a questi numeri Fazio dopo Alisson, Dzeko e Kolarov è il quarto calciatore della rosa giallorossa maggiormente impiegato da Di Francesco: “Federico è uno dei leader della nostra difesa. In molti dicevano che non potesse giocare in una difesa a 4, quando in realtà per anni a Siviglia Fazio era stato protagonista di questo schieramento. Sta dimostrando prestazione dopo prestazione di essere un giocatore importante per noi, sta imponendo la sua grande personalità quando impostiamo l’azione e quando difendiamo, è un grandissimo valore aggiunto per noi”

Negli ultimi due mesi della scorsa stagione Fazio ebbe un fisiologico calo di rendimento, complice anche la prolungata assenza dal campo nella stagione precedente vissuta tra Londra e Siviglia. Quest’anno invece il rendimento del centrale argentino è addirittura migliorato. La perla – in termini di prestazioni – è la gara casalinga contro il Barcellona, nella quale Di Francesco lo schiera sul centrodestra nella difesa a tre rendendolo di fatto un centrocampista aggiunto nell’epica rimonta contro i blaugrana.

Al pari di Skriniar, De Vrij e Koulibaly, l’argentino è ai vertici della classifica di rendimento dei difensori della Serie A e questa continuità, soprattutto mentale oltre che fisica, gli ha permesso di riconquistare la maglia dell’Argentina in vista del mondiale di Russia che scatterà ufficialmente a giugno.

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