Il Napoli di Sarri: gol e spettacolo nonostante il “tradimento” di Higuain

Il Napoli di Sarri: gol e spettacolo nonostante il “tradimento” di Higuain

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Per l’ottava giornata di Serie A, al ritorno dalla seconda sosta stagionale delle Nazionali, al San Paolo si affronteranno – dinanzi a oltre 55 mila spettatori – Napoli e Roma, uniche candidate a provare a dar fastidio al predominio bianconero sul campionato.

C’E’ SARRISMO SENZA HIGUAINISMO – Dopo lo straordinario campionato dell’anno scorso, all’esordio su una panchina realmente importante, Maurizio Sarri ha dovuto digerire – come tutto l’ambiente partenopeo – l’addio di Gonzalo Higuain (37 gol nello scorso campionato e record storico in A) passato alla corte di Allegri a Torino.

Gli oltre 90 milioni incassati hanno permesso però al duo Giuntoli-De Laurentiis di mettere a disposizione del tecnico toscano diverse pedine importanti, che hanno completato la rosa anche in funzione dell’impegno stagionale nei gironi di Champions: in attacco Arek Milik (out contro la Roma per la rottura del crociato subita in Nazionale) è stato l’acquisto di spicco, poi l’esperienza di Giaccherini, il tanto rincorso Maksimovic e diversi giovani molto interessanti: Rog – ex Dinamo Zagabria – Diawara, impostosi con la maglia del Bologna e corteggiato anche da Sabatini nel mercato estivo e Piotr Zielinski, dopo un grande campionato ad Empoli, rappresentano il presente ma soprattutto il futuro del centrocampo partenopeo.

Il Napoli in questo inizio di stagione sembra non aver risentito dell’assenza di Higuain: secondo a 14 punti – distante 4 punti dalla Juve capolista – la squadra di Sarri è andata a segno 14 volte in A (più 6 reti in Champions) con cinque calciatori diversi: Milik, Gabbiadini, Hamsik, Mertens e Callejon.

Ancora a secco di reti Lorenzo Insigne (autore però di 4 assist vincenti) che sembra pagare più di tutti gli sforzi dell’ultima stagione e la partecipazione all’Europeo di Francia.

FORMAZIONE TIPO E DOMINIO DEL GIOCO – Al di là dell’amaro addio del Pipita, il Napoli ha mantenuto la sua struttura di squadra e sviluppo un calcio complementare a quello dello scorso anno: 4-3-3 di base con la solida coppia Albiol-Koulibaly al centro della difesa (lo spagnolo mancherà contro la Roma per infortunio), la conferma sugli esterni del duo Hysay-Ghoulam, migliori terzini per rendimento dello scorso campionato; a centrocampo la qualità di Jorginho in regia, con Hamsik e Allan suoi scudieri e in alternativa Zielinski voluto fortemente da Sarri; in avanti Callejon, Mertens e Gabbiadini (vista l’assenza di Milik) con Insigne pronto a giocarsi un posto col belga.

I numeri sul possesso palla – Napoli primo in A con il 60% di media – confermano la voglia di Sarri di imporre un gioco propositivo e proiettato al dominio, in termini di occupazione degli spazi, con un’elevata densità nella metà campo avversaria.

Negli ultimi sei incontri, Napoli e Roma non hanno mai segnato più di due gol, addirittura lo scorso anno tra andata e ritorno, una sola rete – quella di Nainggolan – regalò ai giallorossi il successo all’Olimpico. La Roma non vince al San Paolo dal dicembre del 2011 (1-3 con Luis Enrique in panchina). Negli ultimi 4 match, tre sconfitte e un pareggio (compresa la Coppa Italia).

 

 

 

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