Il triste teatrino di ‘Luciano Sparletti’: da “Se vinco rinnovo” a “Avevo...

Il triste teatrino di ‘Luciano Sparletti’: da “Se vinco rinnovo” a “Avevo già detto 1 anno prima alla società che me ne sarei andato” (VIDEO)

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FOCUS CGR – E’ iniziata con i fischi alla sua ricognizione sul campo e alla lettura, da parte dello speaker dell’Olimpico, delle formazioni. E’ proseguita con l’espulsione e gli insulti di un intero stadio. E’ terminata con l’intemerata televisiva. La serata di Luciano Spalletti, al suo secondo ritorno all’Olimpico contro i giallorossi, è stata una climax ascendente di collera e astio. Al netto delle farneticanti dichiarazioni sugli episodi arbitrali – “Vorrei rivedere il contatto tra D’Ambrosio e Zaniolo, ma Rocchi ha arbitrato bene. Se si parla di rigori, anche quello di Manolas su Icardi era penalty” – Spalletti ha strumentalmente utilizzato i microfoni delle tv per lanciare nuovi strali su Francesco Totti e un intero ambiente che gli ha riservato un’accoglienza non tenera.

“Non l’ho fatto smettere io e non l’ho mai cacciato da Trigoria” la prima frecciata rivolta all’ex capitano giallorosso, complice forse la lettura del libro scritto e pubblicato di recente da Francesco Totti. Una rabbia sempre crescente, che lo ha portato a rivelare anche che all’inizio della stagione 2016-2017, Spalletti aveva detto e confermato a più riprese al club giallorosso che non avrebbe rinnovato il suo contratto con la Roma. Ma come? Per un anno intero ‘l’ipotricotico collerico’ aveva trascorso intere conferenze stampa, pre e post partita, dichiarando a più riprese che il suo rinnovo sarebbe arrivato ‘in base ad alcune condizioni’:

“Se Totti rinnova, rinnovo pure io. Se Totti non rinnova, me ne vado” – Ottobre 2016

“Se vinco resto, altrimenti vado via” – dicembre 2016

“Se faccio il triplete rinnovo il contratto” – Febbraio 2017

“La penna del mio rinnovo ce l’ha in mano la squadra” – Marzo 2017

Una serie di dichiarazioni rimaste scolpite non solo sui taccuini dei cronisti presenti, ma anche nella memoria di tutto il pubblico romanista. Una parte di esso si spaccò, arrivando addirittura a difendere l’operato del tecnico di Certaldo a fronte dello scarso utilizzo di Francesco Totti. Una vicenda che sembra non aver fine, ma che da ieri ha scritto un nuovo capitolo. Spalletti mentiva, sapendo di mentire. Ha preso in giro la Roma, i suoi tifosi e forse anche diversi calciatori, che hanno vissuto in apnea un’intera stagione, immersi loro malgrado nel vortice del contrasto costante e quotidiano tra lui e il capitano. Una brutta figura, insomma, perchè di questo si tratta, che forse dovrebbe far riflettere chi per mesi ha rimpianto un allenatore, bravo sul campo, ma emotivamente decisamente instabile.

 

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