Inter-Roma, c’è in palio la Champions

Inter-Roma, c’è in palio la Champions

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Come le misuri, le prestazioni di un calciatore? Dai gol? Dagli assist, dai colpi di tacco? Pensateci, la risposta è semplice. Dalle aspettative, solo dalle aspettative. Qui parte e qui finisce tutto. Radja Nainggolan e Nicolò Zaniolo potrebbero fare da laboratorio per l’esperimento, e il risultato confermerebbe in pieno la teoria. La storiella la puoi riassumere in poche righe: il tanto che l’Inter si aspettava la scorsa estate da Nainggolan è parente strettissimo della delusione senza confini per un rendimento scadente, condizionato da infortuni, sospensioni, messaggi vocali, il tutto fino alla fine del 2018. Il poco che la Roma pensava di chiedere a Zaniolo è la premessa ideale della sorpresa per l’esplosione di un gioiello che ha bisogno dell’aiuto solo per farsi accompagnare a Trigoria, per il resto fa tutto da solo. Come scrive la Gazzetta, occhio, il laboratorio mica s’è chiuso. Perché il Ninja tornato dentro l’Inter, guida simbolica di una squadra che ha 6 punti in più della Roma, più undici se il punto di partenza è il +5 giallorosso alla fine della scorsa stagione. E ci è tornato quando era dato per perso, quando l’Inter pareva essersi abituata a fare a meno di lui. Eccola, la risposta nerazzurra a un affare che ha condizionato a lungo i giudizi sul mercato della scorsa estate. Lo zuccherino è giusto qui, non cancella il rimpianto ma un filo appena lo alleggerisce: l’Inter s’è tenuta il 15% sulla futura rivendita; almeno qui la crescita di Zaniolo non sarà elemento negativo. Ma davvero si tratta di una storia del tipo “La Bella e la Bestia”? Certo, oltre alle aspettative, il costo del cartellino (4,3 milioni), oltre all’età, sancisce il «game, set and match» a favore del 19enne giallorosso, ma è normale che quando non è ancora terminato il processo di crescita strutturale si possa pagare il continuo utilizzo, come sta succedendo a Nicolò. Dal 7 novembre in poi, infatti, il ragazzo è stato sempre utilizzato e praticamente sempre da titolare, tranne quando (ad esempio col Napoli) ha avuto dei problemi fisici. Non basta. Tutti gli addetti ai lavori sono concordi sul fatto che il suo impiego sulla fascia limiti Zaniolo, e lo stesso Ranieri – appena arrivato alla Roma – aveva detto che preferiva impiegarlo da mezzala o trequartista. La contingenza però lo ha riportato spesso a collocarlo nel ruolo di ala «sui generis», e forse questo ha tolto smalto alle ultime prestazioni dell’ex interista. Lentamente, poi, Zaniolo sta scoprendo un po’ anche l’altra faccia di Roma. È bastato che Nicolò dicesse sul suo futuro un innocuo «vedremo» per far sollevare un vespaio di polemiche, tanto da costringerlo il giorno successivo a fare una precisazione sui social e a far intervenire papà Igor a spiegare compiutamente il progetto che c’è intorno al ragazzo. Che resta sempre lo stesso. Ovvero: rinnovare con la Roma fino al 2024, guadagnando circa 2 milioni più premi. Tutto questo, dicendo di no ai 50 milioni offerti da Juventus, Real Madrid, Manchester City e Bayern Monaco. Dopo Pasqua l’agente Vigorelli tornerà a rivedersi col club per fare il punto,

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