Italia, prima Vardy poi Var

Italia, prima Vardy poi Var

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Il Messaggero (R.Salvi) – La strada per tornare grandi è ancora lunga e piena di ostacoli, ma intanto l’Italia torna da Wembley con un pareggio che fa tirare un sospiro di sollievo. Contro l’Inghilterra finisce 1-1: al gol di Vardy al 26’ risponde Insigne a 2’ dalla fine su calcio di rigore, concesso dopo un consulto Var per un fallo di Tarkowski su Chiesa. È la tecnologia quindi a salvare la Nazionale e a far ritrovare il gol agli azzurri. L’ultimo acuto era stato quello di Candreva contro l’Albania (0-1) il 9 ottobre. Da quel giorno la Nazionale ne ha combinate di tutti i colori, fallendo per la seconda volta nella storia la qualificazione a un Mondiale (non accadeva dal 1958) nel doppio confronto con la Svezia (1-0 all’andata e 0-0 al ritorno a San Siro) e perdendo in amichevole, pochi giorni fa, contro l’Argentina (2-0). Un record quasi condiviso con Cesare Prandelli, che nel 2012 nelle tre amichevoli contro Uruguay, Stati Uniti e Russia aveva sempre chiuso con zero reti all’attivo. La prestazione non è esaltante: troppi gli errori commessi dall’Italia. Lo sa anche Gigi Di Biagio, c.t. per queste due partite in attesa che la Figc (commissariata) scelga uno tra Carlo Ancelotti, Antonio Conte e Roberto Mancini per avviare con i fatti e non solo con le parole una vera rivoluzione. A partire dalle due amichevoli di giugno: l’1 a Nizza contro la Francia e il 4 a Torino contro l’Olanda.

DISTRAZIONI OFFENSIVE – Rispetto alla gara di Manchester con l’Argentina, ci sono in campo Donnarumma, Zappacosta, Pellegrini e Candreva (fuori Buffon, Florenzi, Verratti e Chiesa). Al centro dell’attacco viene confermato Immobile. Ed è proprio il laziale ad avere due palle gol nei primi due minuti e mezzo. Due occasioni non finalizzate, segnale appunto dei tantissimi ed evidenti problemi offensivi degli azzurri. La prima arriva dopo soli 34 secondi, ma Immobile tarda troppo ad andare al tiro subendo il ritorno di Stones. Così come al 3’, quando è sempre il difensore del Manchester City a recuperare sul centravanti dell’Italia. Due azioni che fanno già capire quali saranno le difficoltà a Wembley dell’Italia. Con tanto di conferma al 16’, quando Candreva pesca Immobile al centro dell’area, ma il suo colpo di testa va alto sopra la traversa. Tre palle gol che non scompongono l’Inghilterra. Anzi, la squadra di Gareth Southgate comincia a creare gioco con inserimenti veloci che mandano in tilt il centrocampo dell’Italia. Sterling smarca Vardy al 24’, ma la conclusione dell’attaccante del Leicester è respinto da Donnarumma. Un assaggio inglese perché al 26’ il risultato cambia: Lingard batte velocemente una punizione, la palla arriva a Vardy che va in gol. Un’ingenuità difensiva pazzesca pagata a caro prezzo.

GOL RITROVATO – Nella ripresa l’Italia continua a sbagliare parecchio e Di Biagio corre ai ripari inserendo Chiesa e Belotti (al posto di Candreva e Immobile), ma è l’Inghilterra a farsi vedere nell’area di Donnarumma. Fino al 79’ quando gli azzurri sfiorano il gol: assist di Jorginho per Insigne, che manda fuori di poco. Poi, arriva il fallo di Tarkowski su Chiesa. Interviene la Var che assegna il rigore. Insigne non sbaglia e l’Italia pareggia a Wembley.

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