Italia-Spagna: noi contro gli alieni. Che guerre stellari! Il Barça per la...

Italia-Spagna: noi contro gli alieni. Che guerre stellari! Il Barça per la Roma. Juve, è rivincita Real

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La Gazzetta dello Sport (F.Licari) – Real e Barça. CR7 e Messi. Due erano quelli da non prendere e quei due, infatti, abbiamo preso. Alla maledizione del sorteggio non si scappa, Juve-Real Madrid e Roma-Barcellona. Mentre il Bayern (Siviglia) e il City (Liverpool) prenotano le semifinali, per Allegri, ottava eliminazione diretta consecutiva, e per Di Francesco, debuttante, due brutte bestie. Partiamo sfavoriti. Ma anche quei due contentissimi non saranno: perché non è mai un affare vedersela con un’italiana. Le semifinali non sono già scritte.

I MARZIANI – Real Madrid e Barcellona. Cristiano Ronaldo e Messi. I due uomini che caddero sulla Terra, per dirla alla David Bowie, e da allora si sono presi tutto, colonizzando il pianeta calcio. Cannibali, spietati, insensibili, rivali di una rivalità che non ha precedenti lungo un testa a testa decennale. Alle loro armi del futuro possiamo opporre quella «guerriglia» che ad Allegri è già riuscita due volte durante la dominazione aliena, una combinazione di intuito e tempi di reazione senza eguali. Champions 2015:eliminato in semifinale il Real Madrid (2-1, 1-1). Champions 2017: ancora i bianconeri hanno la meglio nei quarti sul Barça (3-0, 0-0). In entrambi i casi, poi, sarà l’altra spagnola a condannarli in finale. Un problema per volta.

DOPO CARDIFF – Il rischio che l’Italia si fermi alla triste Eboli dei quarti esiste. Juve-Realè l’immediato replay dell’ultima finale. Una delle partite più insensate degli ultimi tempi. Juve che va sotto, ma quasi non se ne accorge per come reagisce, pareggia e sembra in totale controllo. Tutti a dire che è la volta buona, poi su Cardiff scende un «blanco» accecante in una ripresa nella quale c’è soltanto il Real. Lezione che sarà utile più che altro ai bianconeri: dalle distanze sbagliate in difesa all’incapacità di ripartire a Dybala e Higuain scomparsi. Se non è rivincita questa…

ASSENZE GRAVI – Mentre il Real dovrebbe essere lo stesso — schierato con il 4-3-1-2 che dà equilibrio e superiorità in mediana, con Isco al posto di Bale — la Juve è molto meno decifrabile per lo stesso Allegri. Che però ha un pregio: non confondersi mai, inventando la formula giusta per ogni emergenza. Non bene rinunciare per squalifica a Benatia (da quando c’è lui 4 gol subiti in 23 partite) e Pjanic. Se è Barzagli che prenderà il posto in difesa, l’assenza del bosniaco potrebbe promuovere Marchisio nel 4-3-3 oppure riportare al 4-2-3-1: coppia centrale Khedira-Matuidi, più compiti di regia a Dybala, e Douglas Costa (o Alex Sandro) sulla fascia.

GRANDE BELLEZZA – Il Psg negli ottavi ha mostrato una mediana lenta, la tendenza ad affollarsi sulla palla e a lasciare spazi ampi alle incursioni madridiste. E un attacco brillante ma leggero. Tatticamente la Juve imposterà tutta un’altra partita, più sapiente e italiana. Meglio non farsi scrupoli sullo spettacolo. E comunque: finali escluse (Amsterdam ‘98 e Cardiff), nelle ultime quattro eliminazioni dirette (1996, 2003, 2005 e 2015) ha sempre avuto la meglio la Juve. Il Real, persa la Liga, si gioca tutto.

MESSI E PALI – Discorso diverso per la Roma. Il Barça visto contro il Chelsea è stato impressionante e fragile. Messi ha risolto da solo, anzi con la collaborazione di quattro pali, ma Valverde ha sofferto lo schieramento chiuso di Conte che poi ripartiva con Willian. La Roma proporrà meno velocità ma più geometrie con Dzeko e più densità in mezzo. Per Under è un esame di laurea, servirà il Nainggolan vero. Non è lo Shakhtar. E purtroppo la Roma non ha l’abitudine della Juve alle sfide di altissimo livello, ma un entusiasmo contagioso.

SFIDA TECNICA – Con interpreti ben diversi, Di Francesco e Valverde si sono affrontati in Europa League l’anno scorso: il Sassuolo vinse 3-0 all’andata con l’Athletic Bilbao,una gara spettacolare, e Monchi s’innamorò del futuro tecnico. Sfidare il Barça sul suo terreno è folle: senza abiurare all’ideologia di DiFra, la Roma dovrà farsi il più saggia e paziente possibile. Rispetto alla Juve, che ha più chance, ha un vantaggio: niente da perdere.

CITY-BAYERN – Molto più «scritto» sembra l’esito delle altre due sfide. Un segno del destino quel Bayern che incontra l’outsider Siviglia dopo essersi già sbarazzato del modesto Besiktas: Heynckes studierà bene gli errori dello United che hanno spianato la strada a Montella. E non si vede come il Liverpool, surclassato in classifica in Premier,anche se non nel confronto diretto, possa opporsi in Europa allo strapotere del City.Bella la vita. tanto alla resistenza contro gli alieni dobbiamo pensarci noi.

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