Seydou Keita ha rilasciato una lunga intervista al Mundo Deportivo. Queste le sue parole: “Come va a Roma? Molto bene, sono fermo da alcune settimane per un problema al ginocchio ma spero di essere in campo lunedì perché ci giochiamo il secondo posto con la Lazio. Vogliamo tornare a disputare la Champions, e se evitiamo i preliminari tanto meglio. Come vedo il Barça? Nei quattro anni in cui sono stato lì, e anche dopo, è sempre stato Messi a fare la differenza. È lui in grado di farti vincere trofei in più. Negli ultimi due anni, a causa dei cattivi risultati, le prestazioni sono un po’ calate ma ora è tornato ai suoi standard e se sta bene è più facile per la squadra vincere. Neymar-Messi-Suarez? In questo momento sono il miglior tridente. Hanno vinto Liga e possono puntare Coppa del Re e Champions. La mentalità non è cambiata, sono un club che gioca per vincere e così è ancora oggi. Punti di forza e debolezza della Juventus? Sono forti in difesa e bravi nel contropiede con Tevez. Il Barcellona rimane comunque più forte; se Messi è in forma è come giocare 12 contro 11. Anche i suoi compagni prendono fiducia se dopo 5 minuti Leo mostra di essere in partita. È lui la chiave. La difesa blaugrana deve stare attenta sulle palle alte e tenere attenta la linea difensiva, perché giocando molto sul possesso palla non possono rischiare una ripartenza quando si perde la palla. Luis Enrique? È un allenatore serio. È giovane, ma già preparato, e sa costruire bene il rapporto con i giocatori. Dopo che si forma un bel gruppo escono fuori le qualità individuali. Senza la forza di gruppo non si vede nulla. Il rapporto tra Totti e Luis Enrique? Non ne abbiamo mai parlato con il capitano, se volete glielo chiedo (ride ndr). Cosa dico ai tifosi del Barça? Li saluto, auguro buona fortuna e spero possano raggiungere il triplete”.
