La nuova Roma accoglie Petrachi ma è costretta ad aspettare Gasperini

La nuova Roma accoglie Petrachi ma è costretta ad aspettare Gasperini

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Uno sguardo al presente e uno al futuro. La Roma è proiettata su quello che sarà, ma prima deve chiudere nel migliore dei modi la stagione: domenica sera in un Olimpico esaurito arriva il Parma (arbitra Mazzoleni) nell’ultima gara di Daniele De Rossi. «Dovrà essere una festa, per contestare ci sarà tempo», ha detto in più di un’occasione Claudio Ranieri rivolgendo un appello accorato ai tifosi. Come riporta il Corriere della Sera, l’eliminazione dalla prossima Champions League è quasi certa: delle 81 combinazioni possibili solo una premierebbe i giallorossi, cioè quella che prevede il successo contro il Parma e le contemporanee sconfitte di Atalanta, Inter e Milan. «Alla fine non dovremo avere rimpianti» è un’altra frase che l’allenatore ha ripetuto spesso, e per andarsene con la coscienza pulita vuole che la squadra conquisti i tre punti. Poi lascerà spazio al suo successore, che dovrebbe essere l’atalantino Gasperini.

Nonostante una bozza di accordo trovato nei giorni scorsi per un triennale a 2,5 milioni netti a stagione, ci sono ancora delle situazioni da risolvere: Gasperini deve liberarsi dall’Atalanta. Dal punto di vista dirigenziale, almeno, le idee sono più chiare. Due sere fa Gianluca Petrachi ha rassegnato al presidente del Torino, Urbano Cairo, le proprie dimissioni. Già in parola con la Roma da molto tempo, prima di diventare operativo per la società giallorossa Petrachi dovrà avere la delibera federale in seguito alle sue dimissioni. Quando il suo passaggio alla Roma sarà ufficiale, arriveranno le dimissioni di Ricky Massara, che potrebbe seguire Walter Sabatini al Bologna.

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