La Roma all’attacco tra presente e futuro

La Roma all’attacco tra presente e futuro

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IL TEMPO (A. AUSTINI) – I gol del presente e del futuro. Sperando siano di più del recente passato. Se la Roma aveva un chiaro problema lo scorso anno era quello di segnare poco alla fine quinto attacco con 61 reti nonostante un numero di occasioni create a partita impressionante, difetto che Monchi ha provato a correggere in sede di mercato toccando molto più il centrocampo rispetto all’attacco, dov’è arrivato il solo Kluivert. Ma a gennaio un secondo innesto nel reparto avanzato e assai probabile, insieme a un centrocampista o un difensore a seconda delle priorità che emergeranno nei prossimi mesi.

Intanto il diesse spagnolo ha mosso i primi passi concreti per due attaccanti giovanissimi. Uno è Diego Lainez, 18enne messicano del Club America, un «folletto» imprendibile di 167 centimetri, piede preferito il mancino, schierabile sul le due fasce e dietro la punta, molto bravo nello stretto e dotato di un discreto tiro. Lainez è già stato promosso nella nazionale maggiore, dove si è messo subito in mostra in amichevole, mandando al manicomio il gigante americano Miazga, che dopo un fallo subito gli è andato contro irridendolo per l’altezza: la foto del piccoletto messicano che lo affronta col mento alto e il petto in fuori ha fatto il giro del mondo. Monchi aveva adocchiato il ragazzo parecchi mesi prima e ha presentato un’offerta da una decina di milioni complessivi giudicata «troppo bassa – ha spiegato Banos, presidente del Club America – perché non rispecchia il reale valore del giocatore. Se lui vorrà andar via e se arriverà una proposta adeguata, allora Diego sarà libero di partire».

Insomma Lainez è ufficialmente all’asta, i messicani chiedono una barca di soldi- 20 milioni -. La Roma non arriverà fino a tanto ma non molla la presa, contando sulla possibilità di tesserare due giocatori extracomunitari a gennaio. Monchi si è sentito dire no anche per il 17enne brasiliano Marcos Paulo del Fluminense, per il quale ha messo sul piatto 4 milioni più bonus. Si tratta di una punta centrale, piuttosto promettente, con passaporto comunitario ma molto difficile da avvicinare viste le pretese del club di Rio de Janeiro: la clausola rescissoria è di 5 milioni.

Possibili acquisti per il futuro a lungo termine, quelli che la Roma americana insegue da sempre per anticipare la concorrenza, intanto Di Francesco ha a disposizione una batteria di attaccanti di nuovo al completo con cui cercare un pronto riscatto dopo la partenza deludente. Dzeko è la freccia più pesante delle sei presenti nell’arco giallorosso, difficile pensare che il tecnico rinunci a lui sia domani col Chievo che a Madrid. Nella sfida ai veronesi Edin sarà probabilmente assistito da Under ed El Shaarawy, provati ieri nel tridente schierato contro la difesa titolare nella partitella, composta da Karsdorp, il recuperato Manolas, Fazio (alternato nelle prove con Marcano) e Kolarov. A centrocampo un Di Francesco segnalato particolarmente carico ha rispolverato De Rossi, di nuovo in gruppo, nel ruolo di mediano, ai suoi fianchi Cristante e Pellegrini che si è diviso i minuti da intermedio con un Coric in ascesa. Occhio anche a Perotti, Kluivert e Schick: l’argentino è tornato, l’olandese è segnalato tra i più in forma e scalpita, il ceco si è allenato regolarmente con tanto di gol. Dovrà attendere il suo turno, stavolta la fascia destra spetta a Under, appena eletto giocatore dell’anno in Turchia. «Mi voglio sbloccare con il Chievo – ha raccontato Cengiz a Sky – appena segno un gol poi arriva il resto. Dobbiamo superare questo momento con due vittorie, ma al Real ci penseremo dopo».

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