La Roma in Porto con il capitano

La Roma in Porto con il capitano

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IL MESSAGGERO (A. ANGELONI) – Ricominciano gli impegni ravvicinati, ricomincia – per quanto possibile – un po’ di rotazione. La trasferta di Verona (venerdì) rimbalza addosso all’andata di Champions contro il Porto (martedì): Di Francesco non vuole toccare certi equilibri appena riconquistati (4-3-3/4-1-4-1) e soprattutto non vuole stressare troppo l’elemento che per questo tipo di gioco diventa indispensabile, ovvero Daniele De Rossi. Che con il Milan ha dovuto fare uno sforzo grande così: non giocava da tre mesi e l’altra sera è stato in campo per novanta minuti. Come sostiene Eusebio, è la terza partita di fila – dopo la lunga inattività – quella in cui si paga la stanchezza. E visto che la terza è con il Porto diventa difficile pensare che la salti proprio lui, per giocare con il Chievo, anche perché al Bentegodi, Eusebio avrà a disposizione sia Nzonzi sia Cristante, i due squalificati con il Milan. Il francese prenderà il posto di De Rossi, Cristante di Pellegrini (squalificato). Vedremo, dunque, come Steven interpreterà il ruolo di centrale, l’alter ego di De Rossi. Il francese era stato preso proprio per questo, ma alla fine si è trovato a giocare con Daniele, o senza ma mai come unico centrale. Nzonzi è diverso da De Rossi: il primo è più abile nel palleggio e nei contrasti (vista anche la fisicità), mentre De Rossi dà quel tanto in più in personalità e ha più genio nella giocata, nella verticalizzazione. Di Francesco in questo lungo periodo in cui è stato assente De Rossi ha schierato pure Cristante come centrale. Sempre nel 4-2-3-1 e mai nel 4-3-3.

BALLOTTAGGI – Verona, l’ex atalantino dovrà fare la mezz’ala per l’assenza di Pellegrini ma non è escluso che in futuro possa ricoprire il ruolo di mediano davanti alla difesa in un 4-3-3. De Rossi il ruolo di capitano lo svolge a pieno, anche non giocando, vedi l’intervento di ieri su Instagram, con cui si è schierato con Kolarov dopo le pesanti scritte da parte di alcuni tifosi nei confronti del serbo. «Fratello mio», il post del capitano. Come a dire: io/noi siamo con te. Venerdì vedremo altri cambi rispetto al Milan e quindi in funzione di Roma-Porto. Karsdorp è uno di quelli che potrebbe riposare; El Shaarawy torna titolare dopo aver giocato il finale della sfida contro il Milan. Dovranno fare gli straordinari sia Dzeko sia Kolarov. Sta per cominciare la parte viva della stagione e non solo per l’intrigante impegno di Champions. Sia Edin sia Aleksandar, per motivi diversi, quest’anno – per ora – non sono riusciti a ripetere la scorsa brillante annata. Specie il serbo oggi, come detto, ha anche qualche problema con una parte della tifoseria dopo l’episodio della stazione Termini (lite con un tifoso). Per questo è stato fischiato sonoramente (non solo lui) domenica scorsa contro il Milan. Dzeko invece non ha conti in sospeso con nessuno, ha solo bisogno di ritrovare continuità sotto porta. I due gol di Bergamo sembrano risalire a una vita fa, perché tutto è stato offuscato dal bagno di Firenze. Edin sente odore di Champions, dove ha segnato cinque reti. Ma prima c’è il Chievo, e i gol contano lo stesso. Per certi versi anche di più.

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