L’AVVERSARIO – La Sampdoria di Montella, “tutto fumo e niente arrosto”

L’AVVERSARIO – La Sampdoria di Montella, “tutto fumo e niente arrosto”

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Dopo la convincente vittoria sul campo del Sassuolo, la Roma di Luciano Spalletti torna in campo per affrontare la Sampdoria e cercare di centrare il terzo successo consecutivo. L’ex allenatore dello Zenit ritrova Digne, Florenzi e Dzeko, mentre dovrà fare a meno di Radja Nainggolan, squalificato dopo l’espulsione di martedì.

SAMPDORIA – È una Sampdoria a due facce quella che abbiamo ammirato in questa stagione. La prima targata Walter Zenga, quella attuale sotto la guida di Vincenzo Montella.  La versione esordiente, con l’Uomo Ragno in panchina, ha prodotto 16 punti nelle prime 12 giornate, frutto di 4 vittorie, 4 pareggi e 4 sconfitte. Zenga proponeva un modulo offensivo per la sua Samp. I blucerchiati sono praticamente sempre scesi in campo con un 4-3-1-2. Partita alla grande in campionato, con il 5-2 al Carpi, la formazione genovese è stata ai vertici per il primo mese, raccogliendo 3 successi nei primi 5 turni, compreso il 2-1 della gara d’andata contro i giallorossi, firmata da un autogol di Manolas nei minuti finali. Il vero leader di questa squadra si chiama Roberto Soriano, desiderio delle big di Serie A. Il centrocampista di Darmstadt si è confermato dopo il brillante campionato dello scorso anno, reggendo in molte situazioni da solo la baracca blucerchiata. Altro punto di forza, fino a pochi giorni fa, è stato naturalmente Eder, centravanti passato all’Inter nel calciomercato di gennaio, dopo aver realizzato 12 reti. Le chiavi del centrocampo sono state affidate a Fernando, centrocampista di ottimi livelli arrivato in estate dallo Shakhtar, mentre ha deluso le aspettative Barreto, ex Palermo, che ha registrato una serie di prove negative. Le prime 12 partite, discrete nel complesso, non sono però piaciute al presidente Ferrero, che ha deciso di cacciare Zenga e chiamare Vincenzo Montella, cuore giallorosso, tornato sotto la Lanterna dopo l’esperienza da giocatore. I risultati non hanno ripagato però la scelta del presidente, con la Sampdoria che è riuscita a ottenere solo altre due vittorie dalla 13^ giornata in poi, tra cui il derby di Genova. L’ex tecnico Viola, a parte qualche esperimento con la difesa a 3, non ha cambiato inizialmente modulo di gioco, impostando però un tipo di manovra a lui più cara, con una maggiore attenzione al possesso palla. La squadra non ha mai convinto però, traballando soprattutto in fase difensiva, un vero e proprio tallone d’achille per i blucerchiati; ci si aspettava di più infatti da giocatori esperti come Moisander e Silvestre, chissà che ora questo passo in avanti non lo faccia registrare Andrea Ranocchia, prelevato qualche giorno fa da Milano, sponda nerazzurra. L’allenatore di Pomigliano d’Arco ha però avuto il merito di rispolverare Antonio Cassano e di far crescere, sotto la sua ala, un giocatore di grandi potenzialità come Correa. Ora spera di fare lo stesso con Luis Muriel, il cui rendimento rimane ancora incostante, e di ritrovare Quagliarella, tornato alla Samp 8 anni e mezzo dopo. Dalla gara interna contro il Napoli in poi, Montella ha riproposto il 3-4-2-1, ma sono arrivate solo sconfitte, e un pareggio subito in rimonta dal Torino nell’ultimo turno infrasettimanale. Con molta probabilità, anche nel match dell’Olimpico la Sampdoria scenderà in campo con lo stesso schieramento, proponendo due trequartisti, Correa e Soriano, alle spalle dell’unica punta, Muriel. La Roma dovrà essere brava a non farsi sorprendere dalle due mezze punte, che sicuramente saranno rognosi anche in fase difensiva, dando fastidio ai primi portati di palla giallorossi.

ZUKANOVIC vs DODO’ – Gli unici ex in campo della partita saranno Ervin Zukanovic, passato ai giallorossi al fotofinish, e Dodò, volato in direzione Genova dopo la negativa esperienza all’Inter. Il brasiliano, arrivato in Italia come erede di Roberto Carlos, ha sostanzialmente fallito anche la sua avventura nella capitale, mentre Zukanovic si è imposto benissimo nelle prime due gare con la nuova maglia. Un ottimo segnale sicuramente per la squadra di Luciano Spalletti.

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