Miralem Pjanic, le pennellate di Giotto per un cerchio mai chiuso (FOTO)

Miralem Pjanic, le pennellate di Giotto per un cerchio mai chiuso (FOTO)

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MI RITORNI IN MENTE – Maledetta clausola. Troppe cessioni forzate nel mercato della Roma degli ultimi anni, soprattutto perchè Miralem Pjanic passa alla Juventus, rivale di sempre e, ancor di più, di questi anni.

ULTIMO ARRIVO, ULTIMA PARTENZA. Nel mercato del 2011, il primo dell’era americana, Sabatini piazza il colpo dell’ultima ora, acquistando questo ragazzo promettente dal Lione. Arriva su espressa richiesta di Luis Enrique, che vuole qualità a centrocampo e sceglie il bosniaco, che ha avuto modo di mettersi in mostra al Lione giocando 3 stagioni per un totale di 121 presenze, 16 gol e 21 assist. Gli viene messo in mano subito il reparto nevralgico della Roma, che ha voglia di vedere in azione questo giovane dal talento indiscutibile. Purtroppo il rendimento della squadra è pessimo, così come nel secondo anno di Zeman col quale ha anche problemi, tanto da finire addirittura in panchina in alcune gare importanti.

Nel 2013 arriva Garcia e ridà immediatamente fiducia al ragazzo, che la ripaga mettendo a segno 7 gol e confezionando 8 assist in 38 presenze. Continua a rendere al meglio anche sotto la gestione Spalletti, che subentra al tecnico francese a gennaio ma che, come il suo predecessore, vede in lui piedi buoni e tante geometrie. A fine 15/16 i numeri sono di tutto rispetto, con 12 gol e 13 assist in 41 presenze. In estate, però, arriva la Juventus che mette sul piatto qualche soldo in più della clausola e per 32 milioni lo porta a Vinovo. Con la partenza di Pjanic, tutti i calciatori arrivati nel primo mercato americano lasciano la Roma.

DISCONTINUITA’ CRONICA? 185 presenze, 30 gol e 46 assist dopo, nella Capitale ci si divide sul rendimento e, quindi, sulla partenza del bosniaco per Torino. C’è chi reputa la cessione comunque giusta, perchè Pjanic non ha mai fatto il salto di qualità definitivo, soprattutto non portando alcun trofeo alla causa romanista. Ma è vivo e numeroso il partito di chi invece vede nel vendere Pjanic ai bianconeri un segnale innanzitutto di indebolimento tecnico e anche societario. “Mire” sta dimostrando sotto la guida di Allegri di essere un calciatore di livello europeo, capace anche di vincere trofei, arricchendo il proprio palmares con 1 Scudetto, 1 Coppa Italia e la finale di Champions persa contro il Real Madrid. E’ rimasto in ottimi rapporti con i compagni, che sui social si lasciano spesso andare a commenti scherzosi. Sabato l’appuntamento dell’Allianz Stadium vale molto e certamente per lui sarà sempre particolare affrontare la Roma. Sicuramente giocare nella Juventus è più facile, ma ci vogliono personalità e qualità per inserirsi nel mondo bianconero, ricordando sempre però che alla Roma ha avuto parecchie possibilità di imporsi definitivamente, mancando invece la chiusura di un cerchio che, da Giotto, sarebbe stato lecito aspettarsi.

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