Molto più che DIGNEtoso. Garcia mostra a Roma il suo pupillo

Molto più che DIGNEtoso. Garcia mostra a Roma il suo pupillo

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È bastato un abbraccio martedì scorso. Lucas Digne, da poco atterrato nella Capitale, va a Trigoria. Lì ad attenderlo c’è l’allenatore, il suo allenatore. I due si incontrano e riappare subito il luccichio negli occhi: Garcia ha ritrovato il suo figliol prodigo, il terzino il suo maestro. D’altronde la storia calcistica di Lucas, giovane promessa di Meaux, inizia proprio con l’allenatore giallorosso, precisamente a Lille. Nell’estate del 2011 il mister porta in prima squadra un terzino dalle grandi qualità che si era messo in mostra nella Primavera; Digne è giovane, appena diciotenne, ma dimostra fin da subito una certa personalità, e si guadagna la sua prima maglia da titolare in Ligue 1 il 26 ottobre. Da quel momento non la molla più, conquista fiducia e diventa beniamino dei tifosi. Fa il suo esordio anche in Champions, trovando la prima rete il 30 agosto 2012. Nelle giovanili delle Nazionali ruba la scena ai colleghi insieme a compagni del calibro di Pogba e Kondogbia.

Lucas Digne  2Arriva il 2013, e il suo padre calcistico lo abbandona. Rudi Garcia accetta la corte della Roma e si trasferisce in Serie A. Il tecnico chiede subito alla dirigenza di portare con sé il terzino. Il Lille spara però troppo alto e Sabatini deve arrendersi davanti la potenza spietata del Paris Saint Germain. A Parigi arrivano i due anni più difficili per Digne: acquisisce una certa mentalità vincente grazie a un paio di scudetti e altri titoli nazionali, ma il campo non lo vede quasi mai. Blanc lo relega ai margini del progetto, e Lucas soffre. Parigi diventa troppo stretta, o forse troppo grande, e il calciatore si ritrova smarrito. Ha bisogno di una guida, della sua guida. In estate Garcia lo chiama: “Vuoi venire a Roma?” – “Si” la risposta di Digne, senza esitazioni. Sabatini prova a strappare uno sconticino, il Psg fa muro, ma alla fine il ds decide di fare un regalo al suo allenatore e cede alle richiesti dei francesi, che provano per giorni comunque a rallentare l’affare. Ma ormai è tutto fatto. Martedì è il giorno giusto: dopo 2 anni, i due possono riabbracciarsi.

Sabatini Garcia  3 a Verona

Forse Digne dovrà ringraziare il destino, perché senza quel leggero infortunio a Torosidis nei giorni pre Roma-Juve probabimente domenica non avrebbe neanche giocato. Ma a volte, come abbiamo visto, non tutti i mali vengono per nuocere. È quello che avrà pensato il giovane ex Psg quando Garcia gli ha comunicato che avrebbe giocato. Ma forse neanche lui avrebbe mai immaginato un esordio così. Qualità e quantità, costante, fino al fischio finale. Con l’indisciplina tattica di Salah e l’allargamento sulla sua fascia di Iago Falque, la corsia di sinistra è stata una continua spina nel fianco per i difesi bianconeri e, nonostante la corsa e le qualità tecniche non indifferenti, a predominare alla fine è stato il cuore. Perché Lucas è sempre stato così. “È intelligente, ma non si applica” dicevano a scuola. Ma un giorno arrivò lui, il maestro, e gli cambiò la vita.

Lucas Digne - presentazione

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