MONCHI: “Alisson? Offerta fuori mercato. Olsen mi piace, ma non è unica...

MONCHI: “Alisson? Offerta fuori mercato. Olsen mi piace, ma non è unica ipotesi. N’Zonzi? Non è obiettivo reale. Datemi un po’ di tempo, voglio costruire una Roma vincente oppure andrò via”

SHARE

CONFERENZA STAMPA – Nel corso della presentazione di Justin Kluivert, è intervenuto il ds della Roma Ramòn Monchi:

Justin è un acquisto importante per questa società, perchè abbiamo preso un calciatore forte nel presente, ma anche fortissimo nel futuro. Ha un’immensa qualità, sono convinto che diventerà un giocatore importante nel futuro della Roma”

Trattativa difficile?
“Si, non è stato facile. E’ stato complicato prendere Kluivert, un 99′ con questa prospettiva era voluto da tutti. Quando però c’è la volontà del giocatore di venire qui, tutto diventa più facile. La prima volta che abbiamo avuto un appuntamento con Justin è stato importante per fargli capire che nel suo percorso la Roma sarebbe stata una destinazione ideale”

Soddisfatto del lavoro della squadra in questa prima fase?
“Tanto, tantissimo, è stata una bella scelta rimanere qui, abbiamo lavorato benissimo, anche l’atteggiamento dei calciatori è stato straordinario, abbiamo fatto un bel ritiro, quello che il mister aveva in testa”

Alisson ceduto al Liverpool? Olsen il favorito?
“Fino ad adesso non abbiamo chiuso niente, l’affare si chiude una volta che tutto è pronto. Alisson è a Liverpool, la trattativa è molto avanzata, ma ancora non è chiusa. Se alla fine tutto andrà bene, penso che si chiuderà presto. Ho spiegato spesso che il lavoro del ds è un lavoro di comprare i giocatori, ma anche pianificare, capire ciò che è meglio per la società, compresi i parametri economici. E’ arrivata un’offerta che fuori mercato, molto molto importante, abbiamo valutato i pro e i contro, alla fine abbiamo deciso di parlare col Liverpool per trovare un accordo. E’ un messaggio di mancanza di ambizione? Per me no, l’ambizione alla Roma continua, anzi di più. Abbiamo ceduto Radja e Alisson di calciatori importanti e preso 10 giocatori, nessuno come noi, continuiamo a lavorare per trovare giocatori importanti. L’ambizione cos’è? Per me l’ambizione è fare le cose ragionando, senza la testa, diventa follia. Io non voglio mettere in difficoltà la Roma, abbiamo recenti esempi italiani di squadre che sono fallite, o altre squadre fortissime storicamente che non giocheranno le coppe, oppure esempi di squadre forti di questo paese che hanno difficoltà nel fare la rosa per decisioni dell’Uefa. Sono venuto qui per provare a fare la squadra più forte possibile per tanti anni, sono convinto di trovare il modo al 100%. Ma prima di arrivare al decimo piano, ce ne sono nove prima. L’anno scorso di questi tempi si dicevano le stesse cose: penso che la squadra abbia fatto poi la miglior stagione degli ultimi 10 anni. Penso sia bello parlare di ambizioni, ma con la testa. Alisson è fortissimo, tra i migliori al mondo, ma anche Alisson ha dovuto fare un percorso. L’anno scorso si diceva che senza Szczesny fosse finito il mondo, dopo abbiamo visto che avevamo un fortissimo portiere. So che per i tifosi il tempo non c’è, per la società serve tempo. Olsen è una possibilità ma non l’unica, stiamo lavorando con tranquillità, senza fretta, fino ad oggi abbiamo Fuzato e Mirante, meglio essere convinti della scelta giusta e le condizioni economiche migliori, che fare qualcosa sotto pressione con fretta. Non c’è nessuno che mette più pressione a me che io stesso”

La cessione di Alisson aumenta l’attenzione dei tifosi per i prossimi acquisti e per la competitività della squadra. Il fermento della tifoseria le mette pressione sul mercato? Olsen e Malcom renderebbero la Roma altamente competitiva?
“Non credo che troverete un ds più vicino al pensiero dei tifosi di me. A volte divento troppo tifoso, ma io devo prendere decisioni per quello che è meglio per la società. Perchè alla fine i tifosi saranno tutti contenti solo quando si vincerà. Il mio lavoro è trovare questa strada per costruire una squadra il più forte possibile per rendere felici i tifosi. Mi metto nella testa dei tifosi: sono stanchi delle parole, bla bla bla. Sono arrivato da 14 mesi, datemi un po’ di tempo. La squadra sarà più forte? Ritorno a quello che ho detto prima, stiamo presentando Justin Kluivert, che tre mesi fa era impossibile da prendere, lo volevano tutti, è qui vicino a me, stessa cosa per Pastore. Non è giusto parlare solo delle cessioni, ma anche degli acquisti che stiamo facendo. Ho tanti messaggi di complimenti sul telefono, non solo per le cessioni, a me non piace vendere i giocatori, ma anche per gli acquisti che stiamo facendo, da parte dei miei colleghi. Resteranno qui giocatori importantissimi, più altri che si affermeranno, arriveranno giocatori forti, sicuramente. Vogliamo portare qui giocatori più competitivi, manca ancora circa 1 mese, nella mia testa ci sono situazioni che mi fanno ben sperare”

Quanto ha pesato la volontà di Alisson? Mentre Nainggolan sarebbe rimasto volentieri? Ha pensato di tenerlo?
“Io posso solo ringraziare Alisson Becker, non ho sentito mai la pressione del ragazzo di voler andare via, ma se ha accettato è perchè gli piaceva la possibilità di andare. Il suo comportamento con me è stato da dieci, ma se lui mi avesse detto che non voleva andare via, poteva arrivare un’offerta da 200 milioni e restava qui. Il mio lavoro è capire il prima possibile quello che può succedere. Se io voglio prendere un calciatore che mi risponde subito, così il suo procuratore allora si può fare o viceversa. Nella situazione di Alisson avrei potuto far finta che non succedeva niente e andare avanti, o capire che qualcosa poteva accadere e trovare una soluzione per la società. Due volte ho detto che se Alisson fosse andato via avrei giocato io. Giustamente la gente mi dice “che cazzo sta a dì”. Ma lo faccio per il bene della società, a volte devo fare o dire cose che i tifosi non capiscono, ma per il bene della società, in questi ultimi mesi ho cominciato a capire che qualcosa su Alisson poteva accadere. E’ vero che in alcuni momenti ho pensato che non si trovasse l’accordo, ma quando si muovono certi club importanti qualcosa succede”

Il mercato della Roma sarebbe stato lo stesso anche senza la cessione di Alisson?
“No è il mio modo di lavorare, a volte succede subito, a volte no, io amo dare all’allenatore la maggior parte della rosa all’allenatore per potergli permettere di lavorare subito in ritiro, conoscendo Eusebio era meglio così per il suo modo di lavorare. Anche a livello finanziario non sarebbe cambiato nulla”

N’Zonzi può essere un obiettivo? La Roma è la seconda forza al momento in Italia?
“Su N’Zonzi grandi complimenti per la vittoria del Mondiale, tutti sanno che mi piace tanto, ma credo che oggi non sia un obiettivo reale per noi, più di questo non posso dire. Sulla carta tutti siamo forti, ma dopo bisogna giocare e competere. L’anno scorso si parlava di una squadra che stava facendo un fortissimo mercato, sembrava che potesse fare un grande campionato, a volte ho pensato anche io di aver fatto una grande squadra e dopo invece non si è materializzato sul campo. Il mio obiettivo è fare la Roma il più forte possibile. Noi abbiamo un vantaggio: abbiamo uno degli allenatori più forti in Italia e uno spogliatoio pulito, forte e con ambizione. Questo è importante, con uno spirito di lavoro collettivo di tutta la società, importante. Quando si rema tutti dalla stessa parte è più facile fare grandi risultati”

Che percorso avrà Kluivert a Roma?
“La fiducia che abbiamo tutti su Justin è grande. Arriva da un calcio diverso, dovrà lavorare tanto e adattarsi, ma abbiamo veramente tanta fiducia in lui”

Come si combatte il rischio che questi calciatori possano non avere tempo per dimostrare il loro valore?
“La parola tempo è una parola difficile da usare in questa sala stampa, perchè arriva questo direttore dalla Spagna e dice al tifoso di attendere, giustamente gli risponde di tornare in Spagna. Ho fatto questa richiesta ma so che il tempo non esiste. Ho bisogno di un po’ di tempo, sono arrivato 14 mesi fa, una piccolissima fiducia la merito credo. So che sono tutti stanchi delle parole, vogliono tutti vincere, lo so. Io ci metto la faccia sempre, sono convinto al 100% di arrivare alle vittorie, poi se non accadrà dopo un paio di anni, andrò via”

 

NO COMMENTS

LEAVE A REPLY

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.