Monchi ci mette la faccia: “Ora prendetevela con me”

Monchi ci mette la faccia: “Ora prendetevela con me”

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IL TEMPO (A. AUSTINI) – Il momento di mostrare i muscoli che ogni mattina allena in palestra è arrivato. Monchi fa lo scudo della Roma nella triste notte romanista del Bernabeu, dove arriva la quarta partita di fila senza vittoria e la seconda sconfitta stagionale in cinque gare.

Il direttore sportivo è il bersaglio del momento, l’uomo che a detta della maggioranza ha cambiato in peggio la rosa, che ha ceduto chi non doveva e lo ha sostituito con giocatori non all’altezza. Monchi sa, ascolta, legge da giorni e a fine partita si fa il giro dei media di tutto il mondo per rispondere, lasciandosi per ultime, di fronte ai cronisti romani, le parole più forti. «Sono stato il direttore sportivo del Siviglia in serie B, ho studiato, faticato, sudato per arrivare fino a qui – dice con lo sguardo cattivo e motivato – quindi nessun problema e nessuna paura. Se cercate il responsabile di questo momento ce lo avete davanti, ma io mai come adesso sono felice di essere alla Roma perché sono fiducioso. Ne usciremo fuori sicuramente, abbiamo un grande allenatore che troverà le soluzioni e giocatori che vogliono reagire. Anche l’anno scorso abbiamo avuto problemi a un certo punto della stagione, stavolta sono arrivati all’inizio, ma reagiremo al 100%. Ora però basta parole, servono i fatti. Basta guardare indietro, ci serve una vittoria e dobbiamo ripartire dalle cose buone viste nel secondo tempo».

Anche Di Francesco prova a riportare a Roma qualcosa di positivo su cui basare il lavoro dei prossimi giorni. Ma non trova grandi spunti. «Siamo ripartiti bene in 4-5 situazioni a livello di palleggio spiega l’allenatore però abbiamo sbagliato tantissimo. Le giocate finali non sono state qualitative. Abbiamo avuto qualche occasione sull’1-0, non siamo stati bravi a sfruttarla. Ha vinto la squadra che ha meritato, sapevamo che non era facile. Siamo stati troppo remissivi». Su Zaniolo: «Un messaggio alla squadra o una scelta? Un po’ tutto, anche perché vedo qualità in questo ragazzo. Perché Karsdorp, Kluivert e Juan in tribuna? Sono decisione tecniche e voglio che questo gruppo capisca che chi si allena in un certo modo, come Zaniolo, avrà la sua possibilità».

Chiusura con De Rossi. «Un po’ ti demoralizzi dice il capitano quando giochi contro una squadra che ti fa correre a vuoto, ma sono le loro qualità. Abbiamo avuto qualche occasione per essere pungenti in contropiede sulla trequarti ma oltre ad avere grandi palleggiatori hanno difensori fortissimi, fargli gol non è facile. Qualcosa di meglio rispetto a domenica ho visto, secondo me la squadra è rimasta in campo, lottando e difendendosi. Come ripartire? Sono le solite frasi: lavorare, mettere la testa sul Bologna, non su questa partita 0 su quello che abbiamo fatto l’anno scorso».Ma come dice Monchi adesso basta parole, servono fatti.

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