Monchi: “Non cercate altri colpevoli, il responsabile sono io. Fiducia in Di...

Monchi: “Non cercate altri colpevoli, il responsabile sono io. Fiducia in Di Francesco e nei giocatori: troveremo la via per uscirne”

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Queste le parole di Monchi al termine di Real Madrid-Roma 3-0 ai microfoni di Roma Tv:

Si poteva fare di più?
Si può sempre fare di più, nel primo tempo è mancato qualcosa e voglio riprendere le cose viste nel secondo tempo. Si può ripartire da lì, messa in campo la squadra con più fiducia. Ci servono punti, dobbiamo lavorare per trovare delle cose. Oggi era una partita difficile, forse la miglior Roma della scorsa stagione avrebbe perso ugualmente, ma mi è piaciuta di più la squadra nella ripresa. Questo serve per vedere al futuro con ottimismo.

Cosa serve alla squadra per ritrovare certezze? 
Una vittoria per prendere fiducia, ma sopratutto bisogna cambiare qualcosa. Penso che oggi qualcosa di meglio si poteva fare, si deve prendere quello fatto di buono contro una squadra fortissime e andare avanti. Bisogna lavorare, anche io devo farlo. C’è un calo mentale che non ci lascia essere noi stessi.

La prestazione è stata importante nonostante il risultato? 
Penso di sì, anche se si poteva far meglio. Abbiamo trovato qualcosa per ritrovare la squadra per andare avanti e lottare per quello per cui la Roma è fatta. Sappiamo che la partita non era facile, ma credo che qualcosa ci sia stato e dobbiamo prenderlo. Non possiamo sempre guardare indietro, lo meritano tutti, società, tifosi e i calciatori che vogliono cambiare questo momento.

La reazione della squadra è mentale o i cambi hanno aiutato? 
I cambi se non c’è la testa contano poco. Nel calcio sono importante tante cose, ma la testa per me è la principale. Decide ogni momento, cosa fare e come.

Come si interviene sui problemi di testa? 
Adesso stando vicini, portando fiducia. Nella vita la fiducia è fondamentale in tutto. Siamo qui al Bernabeu per quello che abbiamo fatto l’anno scorso grazie a tanti giocatori, loro hanno bisogno di noi. Dobbiamo stare uniti e andare avanti uno di fianco all’altro.

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Monchi in zona mista:

Cosa resta dopo questa partita?

La solita risposta sarebbe che manca sempre una vittoria per trovare fiducia. La risposta da professionista è che c’è da lavorare. Nel momento di dubbio che abbiamo adesso non possiamo continuare a guardare indietro ma bisogna prendere le cose positive che ci sono state stasera per ripartire da qui. Mancano i fatti invece delle parole, ma io dico quello che penso. Quando si è in difficoltà è meglio provare a prendere quanto si fa di buono piuttosto che vedere quanto fatto di male.

E’ normale che dopo solo 5 partite ci siano questi problemi nel trovare sistemi di gioco, equilibrio e giocatori?

In una stagione succedono cose così, in tutte le squadre. Abbiamo vissuto una situazione simile lo scorso anno a dicembre, la differenza è che ora sta succedendo prima. Sono fiducioso, per primo in Di Francesco perché è un grandissimo allenatore e sono sicuro al 100% che troverà la strada. E poi nei calciatori, vogliono ritrovare la strada giusta. Perciò sono preoccupato, ma non pessimista.

È il momento più difficile da quando sei a Roma? Senti la pressione?

Ho fatto il ds in Serie B, non ho fatto l’università o ho vinto un sorteggio. Io ho lavorato tanto per arrivare qui e non ho paura di niente. Quando le cose si fanno più difficili io sono più forte. Ho voglia di lavorare oggi più di ieri, sono convinto che troveremo la strada giusta. Se dobbiamo trovare o cercare un responsabile è qui davanti a voi. Io prendo tutto, ho le spalle grandi. Non cercate altri, cercate me che sono il responsabile. Ma sono convinto che con i giocatori e lo staff tecnico troveremo la strada per ripartire e andare avanti. La differenza con l’anno scorso è questo momento sta arrivando prima. Abbiamo sofferto e poi abbiamo fatto cose bellissime. Ho sofferto tanto per arrivare qui, se ieri ero contento di stare qui oggi lo sono ancora di più. Sono convinto che troveremo la felicità per i nostri tifosi, che è il nostro obiettivo, quando lavori in una società che ha tifosi così caldi come i nostri.

Lei Nzonzi lo aveva immaginto lì a fare la mezzala quando lo ha portato a Roma?

Lui può fare tante cose. Quando l’ho preso al Siviglia faceva la mezzala allo Stoke City, poi ha giocato a 2 e da solo. Può fare i tre ruoli, ma è vero che come altri giocatori che hanno fatto il Mondiale manca un po’. Parliamo di un campione che darà tanto alla squadra

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