Ora serve un 13 per entrare nella Grande Europa

Ora serve un 13 per entrare nella Grande Europa

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IL MESSAGGERO (M . FERRETTI) – Alla Roma, dopo il successo sul Genoa, servono – al momento – altri 13 punti in cinque partite per avere la certezza aritmetica di giocare l’anno prossimo in Champions. Indipendentemente dai prossimi risultati di Lazio e Inter. Tanto, poco? Il cammino per arrivare a conquistare uno dei due posti per la Grande Europa (Juventus e Napoli sono già qualificate) non sarà, al di là dei calcoli numerici, assolutamente facile. La Roma, da sabato al 20 maggio, cioè da Ferrara a Reggio Emilia, dovrà giocare tre volte in trasferta e altre due volte in casa. In più, dovrà affrontare due volte il Liverpool nelle semifinali di Champions 2018. Sette impegni contro i cinque di Lazio e Inter. Se la squadra di Simone Inzaghi ieri sera a Firenze ha disputato la gara numero 50 della stagione, l’Inter martedì al Meazza contro il Cagliari ha portato a termine il suo impegno numero 35. La Roma, dopo il fischio finale di Pairetto contro il Genoa, ha messo in archivio la 44esimapartita ufficiale: va da sè che il gruppo di Luciano Spalletti è sicuramente il più fresco, e questo va tenuto nella giusta considerazione in vista degli impegni e della gestione di fine campionato. I primi due posti nel torneo a tre per la Champions 2019, vedrete, andranno alle squadre più brillanti, quelle più a posto sotto l’aspetto atletico. Il fattore tecnico-tattico conterà, ma sarà più determinante quello fisico. Singolare un dato, intanto: Roma e Inter nei prossimi cinque turni dovranno affrontare tre avversari in comune, Chievo, Sassuolo e Juventus.

TESTA BASSA E PEDALARE – La Roma, come detto, comincerà la sua cinquina sabato da Ferrarae poi ospiterà il Chievo all’Olimpico dopo aver giocato a Liverpool. Prima della trasferta a Cagliari, ecco la sfida di ritorno all’Olimpico contro i Reds, quindi l’appuntamento capitolino con la Juventus, preludio della trasferta conclusiva a Reggio Emilia per affrontare il Sassuolo. Un autentico tour de force: sette impegni in poco meno di un mese. E, fin da ora, non è il caso di pensare a ciò che poteva essere e (ancora) non è stato: non è il periodo, questo, per bilanci ed eventuali rimpianti. Adesso è fondamentale stare sul pezzo, partita dopo partita, non mollando nulla. La Roma si trova nella paradossale situazione di poter vincere la Champions e anche di restare fuori dalle prime quattro posizioni in campionato. In questi casi, testa bassa e pedalare. Altro non serve.

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