Pellegrini, il suo primo allenatore: “Leader da subito. Spavaldo e presuntuoso il...

Pellegrini, il suo primo allenatore: “Leader da subito. Spavaldo e presuntuoso il giusto. Un gran lavoratore”

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Luca Pellegrini ha appena iniziato la sua carriera in Serie A con l’esordio dal primo minuto ad Empoli. Chi lo conosce da quando ha mosso i primi passi non aveva dubbi che sarebbe arrivato fino a lì. Parliamo di Fernando Mastropietro, allenatore della Nuova Tor Tre Teste, suo primo tecnico che ha parlato al portale gianlucadimarzio.com: ““Mi’ te devo dì una cosa: quando sono venuto qui ero un ragazzino un po’ pienotto e bravo solo con il sinistro. Adesso sono un giocatore’, mi ha riempito di gioia, quelle sono parole che ti rimangono dentro. Una cosa accomunava Francesco e Luca: la voglia e la consapevolezza della loro bravura, venivano un’ora prima, se ne andavano dopo e recepivano al volo quello che gli dicevo. Erano un esempio in questo. Quando passò alla Roma gli dissi ‘ci metterai una settimana a convincere tutti’. Era un leader già da bambino. Era un bambino coraggioso – continua –  nelle scelte in campo, nelle giocate che faceva. In allenamento era sempre il primo a proporsi. Appena arrivato voleva giocare davanti, si sentiva un’ala sinistra. Noi invece pensavamo dovesse giocare più in mezzo, toccare più palloni. Comandava già all’epoca la difesa come lo ha fatto ad Empoli. Era un leader e lo è ancora. Ha la spavalderia giusta per fare la cosa giusta al momento giusto, non si tratta di presunzione”.

Umile anche grazie al papà, dice il mister: Durante un torneo importante, in una partita contro l’Udinese ha avuto un atteggiamento che non mi è piaciuto – ricorda Mastropietrocosì l’ho tolto dal campo e gli ho spiegato il motivo. Uscito lui l’Udinese ci stava prendendo a pallonate. E’ stato fuori 5 minuti. Nel momento in cui stava rientrando ci siamo guardati ed aveva uno sguardo diverso: in campo è entrato un ragazzo nuovo, uno che voleva veramente fare il calciatore”. Poi il passaggio alla Roma: “Lo voleva anche la Lazio, ma visti gli ottimi rapporti che avevamo con Bruno Conti, in accordo con la famiglia, abbiamo preferito portarlo alla Roma – rivela Alessio Di Bisceglia, presidente della Tor Tre Teste – con coi è stato due anni, quando ancora il calcio è solo divertimento, il percorso vero l’ha fatto poi in giallorosso”.

(fonte – gianlucadimarzio.com)

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