Perotti: “Possiamo giocarcela per lo scudetto. Devo migliorare in fase realizzativa. Iturbe...

Perotti: “Possiamo giocarcela per lo scudetto. Devo migliorare in fase realizzativa. Iturbe è una risorsa, io lo terrei” (FOTO-VIDEO)

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Oggi è il turno di Diego Perotti in conferenza stampa. Queste le dichiarazioni dell’argentino ai cronisti presenti:

Il mister ti ha detto qualcosa in particolare? Può essere un vantaggio partire dall’inizio?
“Si, ho già fatto cinque mesi con loro. Conosco i compagni, ma il mister non mi ha detto nulla di particolare. Ho giocato una partita e l’ho fatto nel ruolo in cui ho sempre giocato. Non so se quest’anno giocherò trequartista o esterno, per me conta giocare”

I tifosi già ti amano e ti indicano quasi come un leader. Senti la responsabilità?
“A me piace giocare, sentirmi importante e soprattutto aiutare. Ho avuto la fortuna di giocare subito, non me l’aspettavo, però per essere leader mi manca tantissimo. Ho giocato solo 16 partite, devo giocare di più”

 

Che aspettative hai sul campionato? Che ruolo può recitare questa Roma e se credi che la Juventus abbia fatto tre passi in più rispetto alle altre con gli acquisti già completati?
La mia aspettativa è lottare per lo scudetto. Sento di essere in una squadra che può farlo, che può lottare con Juve, Milan o Inter. Ho tanta fiducia nei miei compagni e per quello che ho visto credo possiamo lottare fino alla fine”

Il tuo giudizio su Strootman?
“La stagione passata mi avevano chiesto chi era il giocatore che mi aveva sorpreso di più e io avevo subito detto Kevin. Non lo conoscevo e vederlo allenare come se non avesse avuto nulla mi ha sorpreso. Si è allenato tantissimo e per noi è un giocatore fondamentale. Si vede che è un leader, parla con ogni calciatore e in una squadra è importantissimo”

Hai conosciuto meglio Spalletti. Quali sono i suoi metodi di lavori e se trovi differenze rispetto a quello che hai visto con altri allenatori?
“Ogni allenatore è diverso e ha il suo modo di lavorare. A me piace il suo metodo, sento che lavoriamo bene, sia fisicamente che con la palla, e anche con lo staff in palestra. Stiamo facendo un bel ritiro, manca ancora il viaggio in America, quindi tantissimo per cominciare, ma credo che ci arriviamo bene”

Il giorno del raduno hai detto “senza PJanic perdiamo tantissimo”. Tu sei diverso dal bosniaco, ma ti senti di poter ricevere quest’eredità?
“Come ho detto sono a disposizione. Quel ruolo non l’ho fatto quasi mai, però non ho problemi. L’unica cosa che voglio è giocare e aiutare, se il mister pensa che posso farlo lo farò senza problemi. Sicuramente non è il ruolo dove posso dare il meglio, ma se è per aiutare io sono pronto”

Come è il rapporto con Iturbe e se pensi possa essere un valore aggiunto per la Roma?
“L’ho conosciuto qui, come anche Paredes. È un giocatore che mi piace tantissimo, ha tiro, ha forza e può dare tanto a questa squadra. Non decido io, ma non si trovano tanti giocatori con le sue caratteristiche”

Hai giocato sempre in stadi molto caldi. Quello della Roma ultimamente non lo è stato per vari motivi. Quanto pesa per la squadra? Ti senti di fare un appello?
“Sicuramente mi piacerebbe conoscere come è l’Olimpico con tutti i suoi tifosi. Spero che quest’anno la situazione si risolva, così tutti possiamo stare insieme. Per noi è un aiuto quando siamo in difficoltà sentire i nostri tifosi che cantano, e darci quello che ci manca, sopperire all’energia residua a fine partita”

Tra i giovani ti ha colpito qualcuno? Che ne pensi dell’addio di Messi alla Nazionale?
“Io me l’aspettavo perché ne avevano parlato tante volte male senza senso. Hanno ammazzato il miglior giocatore dell’Argentina. Ogni partita che si perde la colpa è sua, e secondo me ha fatto una cosa giusta. Spero che torni e credo che lo farà, come calciatore e come sostenitore dell’Argentina. Dopo un po’ di vacanza magari cambia idea. Dei ragazzi mi son piaciuti quasi tutti, ma De Santis è quello che mi è piaciuto di più”

Pjanic ha detto “ora capisco perché alla Juve si vince”. Ne avete parlato nello spogliatoio?
“Sono sincero, ho sentito ma non ho letto queste dichiarazioni. Se lui la pensa così è un suo pensiero”

Cosa cambia per te giocare senza Miralem e se ci sarà un centrocampo diverso rispetto allo scorso anno?
“Io l’ho già detto, senza Pjanic sarà diverso. Faceva assist, trovava la giocata giusta in momenti difficili della partita. È una perdita importante per noi, ma nessuno è indispensabile e continueremo anche senza di lui”

Nella scorsa stagione hai trovato la porta molto spesso. Quanto ti ha aiutato in questo Spalletti e se con lui puoi fare il salto di qualità?
“Ho sempre detto che devo migliorare in quell’aspetto. Lavoro in ogni allenamento per questo. È vero che spesso preferisco trovare un compagno perché quello è il mio modo di giocare, ma voglio arrivare più vicino alla porta e concludere”.

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