Porto-Roma, De Rossi: “Partita fondamentale per l’intera stagione, sarà una battaglia. Impressionato...

Porto-Roma, De Rossi: “Partita fondamentale per l’intera stagione, sarà una battaglia. Impressionato da Paredes”

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CONFERENZA STAMPA – A Oporto Luciano Spalletti e Daniele De Rossi hanno risposto alle domande dei cronisti in conferenza stampa, alla vigilia dell’andata del match di Champions League contro i lusitani

DE ROSSI:

Ritieni che questa rivoluzione che c’è stata in difesa può darvi sensazioni positive per l’inizio di stagione?
L’esperienza mi insegna che ad agosto si può prevedere ben poco, orientativamente per le squadre che vanno bene, come abbiamo fatto nella seconda parte di stagione, sono quelle che cambiano meno. I difensori dovranno fare un grande lavoro, perchè sono tanti nuovi, unendo i movimenti in un unico reparto. Sono arrivati giocatori di esperienza, che si adatteranno presto, sono convinto che il nostro reparto difensivo è molto forte”

Prima del problema fisico in Nazionale stavi benissimo, il lavoro fatto quest’estate, pensi di essere al top?
“Non è mai molto intelligente dirlo oggi, perchè bisogna aspettare l’esito delle prime partite. Quest’estate ho avuto la conferma, come mi ha detto sempre  Spalletti pure quando ero più giovane, che è importante lavorare duro e sempre più forte, soprattutto quando invecchi. Prima mi sembrava più facile, adesso sono convinto che devo lavorare di più, questo è quello che sto continuando a fare, ogni allenatore ha i suoi metodi, qui fortunatamente c’è più margine per recuparere dagli infortuni rispetto alla Nazionale”

Porto-Roma è una finale per la stagione? Che messaggio ti senti di dare alla squadra da giocatore esperto quale sei?
“Domani sarà una novità anche per me, non ho mai fatto un preliminare di Champions, ho fatto qualche finale di Super Coppa ad Agosto, ma è un discorso diverso. Questo preliminare da la sensazione che possa cambiare la nostra impostazione mentale di tutta la stagione, non è una finale è come un ottavo di finale, come se fossimo passati al girone eliminatorio, è una partita fondamentale. Non ho consigli per i miei compagni, sono giocatori esperti, li sento che hanno capito l’importanza di questa partita, immagino lo sia anche per quelli del Porto, sono convinto che sarà una battaglia in campo”

Keita è andato via, sei il veterano del centrocampo. Come vivi questo ruolo? Come vedi i giovani?
A prescindere dal ruolo che ricopro, cerco sempre di dare una mano, cerco di dare confidenza ai giovani, nonostante non sia un pallone d’oro o pluridecorato, qui a Roma sono uno di fronte al quale un giovane può sentirsi in difficoltà. Paredes lo conoscevo giò, Gerson si è inserito bene, con loro e con gli altri cerco di essere un semplice compagno, scherzare, dare consigli, come se fossi un giovane. Questo ruolo da giocatore esperto non mi disturba, non mi da grandi responsabilità, non mi pesa ma mi da la sensazione di dover essere d’esempio, da vetarano, per i più giovani”

Fra gli acquisti c’è qualcuno che ti ha sorpreso in particolare? Le squadre portoghesi possono trarre molto beneficio dalla vittoria del Portogallo all’Europeo?
“I nuovi tutti si sono inseriti abbastanza bene, ci siamo allenati poco insieme, ma sono giocatori che si conoscono, affermati, di ottimo livello, sui quali si può fare grande affidamento. Quello che mi ha impressionato di più è Paredes, è tornato più maturo, è migliorato tantissimo, un campionato fuori gli ha fatto molto bene con Giampaolo che è molto bravo. Le portoghesi, penso ci sia stata una grande ondata di entusiasmo, anche se nel Porto ne giocava uno solo della Nazionale che ha vinto, le grandi stelle giocano all’estero, ma l’entusiasmo di quella vittoria sarà un aiuto per le società portoghesi, soprattutto sul piano dello sviluppo, come è stato in piccolo anche per noi nel 2006”

Il Porto ha cambiato molto rispetto allo scorso anno, individualmente quali sono i giocatori più pericolosi del Porto?
“Ha cambiato parecchio, lo abbiamo notato. La forza del Porto è stata questa: cambiare giocatori molto quotati, ma ritrovare dei giovani molto talentuosi, non ce n’è uno in particolare che ci spaventa, ci può spaventare un po’ il collettivo, la capacità del Porto di ricompattarsi e dobbiamo esser consapevoli che quelli meno conosciuti saranno giocatori certamente all’altezza”

 

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