Questione FFP, cosa rischia la Roma? Bellinazzo (Sole 24 Ore): “Caso inedito,...

Questione FFP, cosa rischia la Roma? Bellinazzo (Sole 24 Ore): “Caso inedito, ma non si andrà oltre una leggera multa”

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Oggi la Roma ha comunicato che, a causa di un leggero sforamento sulle passività di bilancio, non è stata pienamente rispettata l’indicazione dell’Uefa in termini di FFP che prevedeva il pareggio di bilancio nel triennio monitorato. Questa l’analisi della situazione in essere di Marco Bellinazzo, giornalista del Sole24Ore, esperto di Business nel calcio, ai microfoni di Centro Suono Sport:

“La Roma probabilmente a causa della differenza, in termini di plusvalenze, emersa tra la potenziale cessione di Manolas e quella di Rudiger che si è invece realizzata, non è riuscita a chiudere l’ultimo bilancio in pari, considerando il meno 30 stabilito nel triennio monitorato. Siamo di fronte ad un caso inedito per i club europei, è la prima volta infatti che non viene rispettato il settlement agreement stabilito con l’Uefa, seppur per uno sforamento di scarso conto. E’ difficile capire oggi se ci saranno sanzioni importanti, ovviamente lo sforamento non è di enorme entità, molto probabilmente potrebbe esserci una multa di scarso tenore economico. Le sanzioni in genere vengono bilanciate e sono proporzionali all’entità della perdita registrata in bilancio dal singolo club. Chiaramente nella valutazione che verrà fatta dell’Uefa, si terrà conto anche della situazione Psg, che la scorsa estate con gli affari Neymar e Mbappè ha creato grossi imbarazzi sul tema Fair Play Finanziario. Non credo comunque che la Roma rischi sanzioni importanti e ora dopo le tre annualità monitorata, con il pareggio di bilancio che verrà ratificato nel 2018, la società di Pallotta entrerà nel normale regime di controllo a cui sono sottoposti tutti i club che partecipano alle Coppe europee, che devono mantenere un bilancio in ordine, con uno sforamento massimo di 5 milioni di euro. Monchi ha avuto un mandato chiaro da Pallotta: abbassare il monte ingaggi, riducendo i costi in termini di disavanzo strutturale e realizzare contestualmente delle plusvalenze importanti per agevolare il pareggio di bilancio richiesto dall’Uefa. Il problema finanziario della Roma è che, rispetto ad altri club con la Juventus in testa, ma non solo, il suo fatturato è ancora strettamente legato ai risultati sportivi. La politica marketing, rispetto al valore e al blasone del brand Roma, finora non ha portato a risultati importanti: non si è riusciti ad aumentare gli introiti commerciali e il vero vulnus è proprio questo, perchè si rischia sempre di dover fare plusvalenze con la cessione dei giocatori per riequilibrare i conti. 

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