Questione stadio, parla l’avvocato Contucci: “Mi auspico che la Roma abbandoni l’Olimpico”

Questione stadio, parla l’avvocato Contucci: “Mi auspico che la Roma abbandoni l’Olimpico”

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La questione stadio attira e non poco. A parlare stavolta è l’avvocato Lorenzo Contucci, da sempre dalla parte dei tifosi, che a “Gioco pericoloso” (in onda su Teleroma 56) non ci è andato per il sottile.

“L’Olimpico ormai ospita solamente 27-28 mila persone, cioè appena un terzo della propria capienza. A ciò si aggiunga l’ulteriore calo di abbonati negli ultimi due anni, dovuto al fatto che i tifosi sono stanche di quelle regole che vengono applicate in modo fin troppo certosino. Facendo un esempio, è come se un vigile urbano chiedesse agli automobilisti di rispettare a menadito il codice della strada. (…) Cosi si ritiene di aver pacificato la situazione, ma il prezzo è che nessuno più si diverte all’Olimpico”.

Ma il punto forte è nella seguente dichiarazione: “I tifosi di Curva si augurano che la Roma lasci l’Olimpico. Io, per esempio, mi auspico che la Roma non solo abbandoni l’Olimpico, ma che lasci anche la città per trasferirsi in una città più vicina. Naturalmente questo non è possibile farlo, perché si danneggerebbe cosi gli altri abbonati, ma la provocazione è stata giusta, perché si è provato a far capire che la misura è ormai colma. Non si può continuare con questa politica, con le pessime situazioni strutturali dell’Olimpico, dove a Roma-Sampdoria abbiamo visto dei torrenti in Sud e mi chiedo come ancora sia possibile giocare in questo stadio”.

Come finirà tutto ciò? Contucci ha una risposta anche per questo. “Male per coloro che erano abituati a quel tipo di calcio colorato e pieno di tifo: ora allo stadio, per esempio, mio figlio si annoia”.

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