Ricominciamo

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IL MESSAGGERO (U. TRANI) – Ronaldo, anche se per ora usando i social, già parla in italiano, a poche ore dal suo sbarco a Torino e dalla presentazione allo Stadium, in progamma domani nel tardo pomeriggio. È il segnale. E non a caso tocca a CR7, cioè al colpo del secolo come è stato definito l’acquisto prezioso della Juve dei 7 scudetti consecutivi, scatenare l’inferno. Perché, prima di sapere chi alzerà nel cielo di Mosca la coppa del mondo nella finale inedita tra la Francia e la Croazia, riparte il nostro calcio. Sono solo le amichevoli del precampionato e quindi i primi test estivi, con le rose ancora incomplete perché il mercato, senza fare distinzioni tra club ricchi e poveri, distribuirà altri giocatori per la nuova stagione. D’attualità restano, dunque, i sogni dei tifosi che si aspettano i rinforzi per i loro gusti e soprattutto per le loro squadre. E per sentirsi forti e competitivi almeno fino al via del prossimo torneo nel primo weekend (sabato 18 e domenica 19) dopo Ferragosto.ECCO LE SFIDANTI – Aspettando Ronaldo, il calendario d’estate sembra essere studiato su misura: il Napoli, la Roma e l’Inter (in rigoroso ordine d’arrivo, alle spalle della Juve, nel campionato scorso), anticipando proprio i campioni in carica, hanno giocano subito le loro prime amichevoli. Si riparte, insomma, da loro che, come principale obiettivo, dovranno colmare il gap. Che, senza nemmeno trovarsi di fronte CR7, è stato comunque pesante: gli azzurri si sono piazzati al 2° posto a 4 punti, i giallorossi al 3° a meno 18 e i nerazzurri al 4° a meno 23. Il Napoli, dunque, è l’unico che ha tenuto il ritmo dei bianconeri. Ma è anche l’unico ad aver cambiato l’allenatore: Sarri ha scelto il blue del Chelsea e ha lasciato la panchina ad Ancelotti che, dopo 9 stagioni, torna nel nostro torneo da top coach, avendo seminato successi in Europa con il Chelsea, il Psg, il Real e il Bayern. Sarà lui, per l’esperienza e il palmares, il principale rivale di Allegri nella corsa scudetto, ovviamente Ronaldo permettendo. E da Re di Coppa, cercherà di lasciare il segno anche in Champions, dove Sarri non è riuscito a decollare. E dove Di Francesco, invece, si è presentato alla grande da debuttante: la sua Roma, capace di finire tra le prime 4 del nostro continente nell’ultima edizione, vuole però tornare a essere protagonista anche in Italia, per non accontentarsi solo del podio come spesso è successo nella sua storia recente. Ancelotti, persi Reina e Jorginho, valuta la sua rosa, ma al tempo stesso si augura che De Laurentiis e Giuntoli facciano qualche intervento di primo piano per migliorarla. Meret, il nuovo portiere, si è subito fatto male. La piazza, intanto, spinge per il ritorno di Cavani. Di Francesco, anche se non ha la certezza di poter contare ancora su Alisson, è sicuramente messo meglio del collega: ceduti solo Peres e Nainggolan, Pallotta e Monchi hanno allargato il gruppo con 10 acquisti. Pastore, al rientro in Italia dopo i 7 anni passati al Psg, garantisce la qualità e l’esperienza. E con lui, interpreti per tutti i ruoli: dall’azzurro Cristante ai talentini Kluivert e Coric. Giovani di oggi e di ieri. Perché si rivedono gli esterni bassi Karsdorp e Luca Pellegrini dopo l’anno vissuto da convalescenti. Anche l’Inter ha integrato l’organico: Spalletti è andato sul sicuro, con Asamoah, de Vrij, il fedelissimo Nainggolan, Politano e Lautaro Martinez.

LAVORI IN CORSO – La Lazio si è appena trasferita ad Auronzo. Inzaghi, sfumato il 4° posto all’ultima giornata nello scontro diretto proprio con l’Inter, riparte con la rosa rinnovata e, comunque, ancora da completare dopo gli addii di de Vrij e Felipe Anderson. Acerbi, Durmisi e Berisha non bastano per sfidare le big e per ripetersi ai livelli dell’ultimo campionato. In più non è ancora sicuro che Milinkovic resti in biancoceleste. Più incerto, invece, il futuro del Milan che, escluso dalla prossima Europa League per non aver rispettato il Financial Fair Play, ha l’unica certezza in panchina, con la conferma di Gattuso. Ancora è da definire il nuovo vertice del club dopo l’uscita di scena di Yonghongh Li, ma soprattutto non sono da escludere alcune partenze eccellenti, a cominciare dal capitano Bonucci. A Milanello, più di Ronaldo, preoccupa la Grande Fuga. Il progetto è in sospeso e il mercato da favola dell’estate scorsa dimenticato. Nel Torino e nella Sampdoria, intanto, si scatenano subito Belotti e Quagliarella

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