Roma, 150 milioni totali investiti: è record di spesa nell’era americana. Alisson,...

Roma, 150 milioni totali investiti: è record di spesa nell’era americana. Alisson, è plusvalenza d’oro. Il consuntivo del mercato estivo giallorosso 18-19′

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FOCUS CGR (di Francesco Oddo Casano) – Un calciomercato pirotecnico, comunque la si pensi, con un numero enorme di calciatori ceduti e acquistati, a titolo definitivo (tanti, quasi tutti), in prestito (pochi). La sessione estiva di mercato della Roma si è chiusa – in entrata – con l’arrivo last minute di Steven NZonzi dal Siviglia, a completare una rosa extralarge che nei prossimi giorni andrà necessariamente sfoltita.

RIVOLUZIONE ANDALUSA CON ‘METODO’ – L’idea generalizzata che circolava a metà maggio riguardo la possibile rivoluzione di Monchi, si è di fatto materializzata, ma con una logica evidente: il ds andaluso a giungo ha chiuso dieci operazioni mettendo a disposizione di mister Di Francesco, di fatto, il 90% della rosa prima dell’inizio del ritiro: Marcano, Mirante, Santon, Zaniolo, Coric, Bianda, Pastore, Cristante, Kluivert, Fuzato. Nel frattempo ha ceduto Bruno Peres, Skorupski, Defrel, ma soprattutto Nainggolan e Alisson, il primo destinazione Milano sponda nerazzurra, il secondo al Liverpool per la cifra record di 63 milioni più 10 di bonus (poi superata dall’acquisto di Kepa da parte del Chelsea per 80 milioni ma con clausola rescissoria). Nella seconda parte del mercato “abbiamo ricercato le opportunità giuste per rinforzare una rosa già forte” (Monchi dixit). Era stato individuato in Malcom il colpo reale dell’estate, ma il voltafaccia del brasiliano e dei suoi agenti hanno portato al più clamoroso caso di mercato della storia recente giallorossa. In America è sbarcato Robin Olsen, il portiere scelto da Monchi per sostituire Alisson. Poi l’affair NZonzi: venti giorni di duro lavoro, in silenzio, conditi da smentite e rilanci segreti, per portare nella capitale il francese campione del Mondo. Questa la breve cronistoria del mercato estivo giallorosso, scremata dei tanti nomi accostati, delle indiscrezioni, dei giocatori “che piacciono ma non sono obiettivi reali”, delle operazioni (forse) sfumate sotto traccia e delle classiche bufale estive.

CONSUNTIVO ECONOMICO, ROMA TERZA IN EUROPA PER INVESTIMENTI – Al netto di un giudizio tecnico sulle operazioni realizzate (che sarà emesso solo dal campo a partire da domenica prossima), è possibile ricostruire quanto la Roma ha investito e quanto ha incassato nel corso di questa lunga estate, tenendo conto sempre di un principio fondamentale: la contabilizzazione a bilancio delle operazioni in entrata e in uscita tiene conto di due aspetti completamente diversi. I soldi incassati dalla cessioni vengono iscritti a bilancio come cifra unica e ciò permette di contabilizzare le c.d. plusvalenze: nel caso di Alisson ad esempio, la Roma ha realizzato una plusvalenza di quasi 60 milioni, a fronte di un costo storico a bilancio del brasiliano al momento della cessione ai Reds, pari a circa 4 milioni;

Sul piano invece degli acquisti, si parla in gergo tecnico di “quota di ammortamento“: sostanzialmente a bilancio delle acquisizioni, non si iscrive la cifra totale sin da subito, ma la quota annuale del cartellino divisa per gli anni di contratto (in genere). Esempio Pastore: 24,7 milioni, contratto di 5 anni, il costo annuale è di circa 5 milioni a cui va sommato ovviamente il costo dell’ingaggio. Ciò di fatto impone di prendere con beneficio d’inventario il classico consuntivo tra entrate e uscite ricostruito solo tenendo conto dei soldi spesi per i cartellini e di quelli incassati dalle cessioni, perchè in realtà la composizione e il peso delle operazioni di mercato, sul bilancio di una società di calcio, funziona con meccanismi decisamente più complessi, riflettendo sostanziali differenze tra aspetti finanziari e aspetti puramente contabili.

ACQUISTI (grafica transfermarkt*)

Rispetto a questa tabella bisogna specificare che:
* Sono considerati i riscatti obbligatori scattati dal 1 luglio di Schick (9 milioni) e Defrel (15 milioni)
** Non sono inseriti i bonus, (poichè trattasi di cifre variabili legate a rispettivi accordi e condizioni sportive), che ammontano complessivamente a 13,750 milioni di euro

Dunque nel computo complessivo della spesa per i cartellini degli acquisti giallorossi, la Roma ha investito 112,6 milioni, a cui vanno aggiunti 24 milioni dei riscatti di Schick e Defrel e 13,7 milioni di bonus che portano la cifra complessiva a 150 milioni di euro

CESSIONI:

Rispetto a questa tabella bisogna specificare:
* Anche in questo caso le cifre riportate sono nette e non tengono conto dei bonus che ammontano complessivamente a 10 milioni di euro e degli eventuali riscatti (Defrel e Bruno Peres).

Per le cessioni sono stati incassati 118,5 milioni di euro netti, a cui vanno aggiunti i riscatti obbligatori di Iturbe e Zukanovic (6,2 milioni totali) e i bonus di Alisson suddetti, per un incasso totale di 134,7 milioni di Euro.

CONCLUSIONI:

  • La Roma in questo mercato ha realizzato 41 operazioni tra entrate e uscite (fino al 31 agosto potrà cedere ancora in alcuni mercati esteri, non in Italia)
  • Per quanto riguarda la cifra totale spesa in questo mercato, si tratta del record assoluto dell’era americana (il precedente di spesa più elevata risale all’estate 2016-2017 con 100,6 milioni tra nuovi acquisti e riscatti obbligatori)
  • Il record di incasso dell’era americana invece risale alla scorsa estate con 149 milioni di euro

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