La Roma è agli Ottavi di finale di Champions League. Stop. Si esaurisce in meno di una riga la notizia positiva della serata europea giallorossa. Il cammino all’interno della prima parte della massima rassegna continentale non è certo da applausi, anzi. I fischi con i quali i trentamila dell’Olimpico sommergono la truppa di Rudi Garcia sono l’emblema del momento stagionale, scarso di risultati e misero nel gioco. Nello specifico, parlando della gara, la qualificazione ha il volto, soprattutto le mani, di Wojciech Szczęsny. Il portiere polacco, ultimamente messo in discussione per alcuni presunti atteggiamenti non professionali tenuti fuori dal campo, ieri para tutto, critiche comprese.
Praticamente mai chiamato in causa nella prima frazione, svolge l’ordinaria amministrazione con sicurezza, permettendosi anche di giocare qualche metro fuori l’area di rigore per impostare l’azione, cercando di dare un aiuto ai centrali non proprio dai piedi raffinati. La sua serata però diventa miracolosa al 68′, quando dopo un errore sulla fascia destra di Florenzi Volodko mette in mezzo un assist al bacio per Gordeichuk, che a porta spalancata si vede abbassare la serranda dal polacco. Una parata che vale un gol, forse anche di più. Si ripete nel concitato finale di gara, sbrogliando una situazione complicata con la partecipazione di Rudiger. Quindi, tirando le somme, gran parte della qualificazione la si deve al ragazzone arrivato dall’Arsenal, che sarà pure discontinuo, estroso e forse con voglia di tornare a Londra, ma di certo ha dei picchi di rendimento da top nel Continente.
Voto: 7.5
