Buona solo la qualificazione. La Roma soffre più del dovuto, troppo, contro un buon Cesena che per valori tecnici non può essere all’altezza dei giallorossi. Eppure è così, perché l’atteggiamento col quale la squadra di Spalletti gioca buona parte della gara non è consono a chi ha diverse ambizioni rispetto all’eliminare una compagine, seppur ben messa in campo, di Serie B. Lo fa soprattutto grazie all’ennesima perla del suo eterno Capitano, quel Francesco Totti che di smettere di regalare gioie al suo popolo proprio non ne vuole sapere. Gioca gli interi novanta minuti, alternando delizie di prima intenzione ad errori dovuti alla forte pressione avversaria ed anche ad una lucidità che inevitabilmente non può essere quella dei tempi migliori. Dopo il vantaggio di Dzeko al 68′ ed il pareggio regalato dalla frittata di Manolas che disturba Alisson in uscita, il numero dieci ci prova prima su punizione, con una botta di destro sulla quale Agliardi si supera mettendo in out il pallone.
Arriva al 95′, a tempo scaduto, il suo momento, come spesso capita dal dischetto. Un rigore sul quale ci sarà da discutere, ma che Totti ovviamente si va a prendere e trasforma correndo sotto la sua curva travolto dall’abbraccio dei compagni. Toglie le castagne dal fuoco consentendo alla Roma di centrare la semifinale di Coppa Italia che forse lo vedrà ancora protagonista nel doppio derby, forte anche di numeri che confermano, ma non ce n’è certamente bisogna, che la classe è ancora cristallina, con il 71.3% di passaggi completati sugli 80 tentati, vincendo 5 duelli e recuperando 2 palloni. In un periodo nel quale le gare saranno tante, intense e poca distanza l’una dall’altra, ci sarà bisogno di tutti, certamente anche di un calciatore che mai è stato e mai sarà uno dei tanti.
Voto: 7
