Roma-CSKA, DI FRANCESCO: “Questa è la vera Roma. Dzeko? Straordinario. Sono arrabbiato...

Roma-CSKA, DI FRANCESCO: “Questa è la vera Roma. Dzeko? Straordinario. Sono arrabbiato per i punti persi in campionato”

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Queste le parole di Di Francesco al termine del match contro il CSKA Mosca vinta per 3-0, ai microfoni di Sky Sport:

Come si passa dai fischi agli applausi? 
E’ un po’ la mia squadra in questo momento, anche se aveva inanellato buone partite prima della Spal. Alle prime difficoltà siamo andati sotto ed abbiamo perso il filo logico. In questa gara abbiamo fatto tante cose interessanti, anche soffrendo. Poi abbiamo preso le misure e fatto buone giocate creando situazioni favorevoli.

Che si può aggiungere su Dzeko? 
Se avesse segnato domenica sarebbe meglio. E’ straordinario, quando ha la sua giornata, ma non solo dal punto di vista della realizzazione, ma lui riesce a far giocare i propri compagni.

Avete vinto ma non mi avete entusiasmato. Siete sembrati un po’ lenti. Che ne pensi? 
C’è sempre qualcosa da migliorare, la squadra non ha mai avuto grande qualità. Le certezze vengono anche con i risultati. Nel primo tempo abbiamo recuperato tredici palloni e siamo stati aggressivi. Nel secondo tempo abbiamo voluto il terzo gol. Non sempre si possono dominare le partite per 90 minuti, ma già concretizzare il lavoro che fai è un ottimo risultato. C’è ancora da migliorare tanto.

Qual è la differenza tra Dzeko in Champions League e quello in campionato? 
E’ anche psicologica. E’ un grande professionista, a volte sembra svogliato, ma prepara le partite al meglio, sembra indolente, è vero. Ma quando c’è con la testa ed entra in partita determinato. Mi sembra più portato nel giocare la sera, fa partite differenti, come Napoli o Milan lo scorso anno. Mi auguro che sia nuovamente la strada da cui ripartire. Quello che è successo sabato non mi è piaciuto, e anche alcune cose dietro. A volte può calare l’attenzione quando ci sono tanti giovani dentro, ma il calcio non può permettere di abbassare la guardia.

Che intende per situazioni precedenti? 
Non mi è piaciuta la preparazione, ma è una cosa che so io e me le tengo io. Le partite si preparano settimane prima, non due ore prima, questa è stata la mia sensazione e non mi è piaciuto.

Bellissimi gol… 
Abbiamo creato tanto, dovevamo essere più bravi a concedere meno.

Come sta Pellegrini? 
L’ho fatto uscire perché era un po’ stanco, spende tante energie, me lo voglio tenere per la prossima e farlo recuperare.

DI FRANCESCO IN CONFERENZA STAMPA:

Risultati alternati, come se li spiega? Come sta Pellegrini?

“Non è uscito per un problema muscolare, solo precauzione per la gara contro il Napoli perché è uno che spreca molto energie, visto che abbiamo già perso Kluivert. Siamo un po’ ridotti all’osso, De Rossi ha giocato con tanti antidolorifici. Spiegarci la discontinuità è difficile anche per me, ma ci tentiamo stretti il bel risultato. C’è stata reazione, abbiamo dimostrato di essere compatti, nonostante le critiche che ci stanno ma che sono tante”. 

Olsen sta migliorando dopo un inizio in sordina…

“Si per poter vincere le partite un mio amico diceva che il portiere para e l’attaccante fa gol. Lui è cresciuto grazie anche al lavoro di Savorani, faccio i complimenti a Olsen per la grande voglia di migliorare e lavorare, è migliorato tanto anche con i piedi. Sono convinto che possa crescere ancora tanto”.

Ci sono state sorprese nel lavoro del suo collega?

“Mi aspettavo questa squadra, sono bravi a lavorare contro i trequartisti, ci hanno messo molto in difficoltà all’inizio, è una squadra veloce e con grande talento. Sono di ottima fattura”.

Sembra molto scuro in volto… E’ plausibile che la squadra abbia in Champions più motivazioni?

“Questa competizione da grandi stimoli, capisco i calciatori, ma per poter crescere dobbiamo trattare tutte le competizioni alla stessa maniera. Sono molto arrabbiato, non c’è tempo di sorridere, dobbiamo stare sempre sul pezzo. Io devo essere distaccato, ci esalta o ci si abbatte troppo in fretta, magari domenica ci sarà un altro sorriso o saremo ancora arrabbiati”.

E’ soddisfatto dell’atteggiamento della sua squadra, soprattutto sui primi due gol?

“So io quello che gli ho chiesto, voi no, però posso spiegarvelo. C’era solo un modo di tirar fuori i loro difensori messi a cinque, quando abbiamo cambiato versante di gioco sapevo che gli potevamo creare delle difficoltà”

L’unico neo della serata qualche ripartenza sfruttata male? L’idea del girone è quella che aveva l’inizio?

“Dobbiamo cercare sempre di ottenere il meglio e qualificarsi, poi vedremo. A Mosca non sarà facile. Per le ripartente si, siamo stati poco lucidi a non chiuderle ma siamo stati molto bravi a ribaltare l’azione e quando volevamo chiudere la partita li abbiamo tenuti li per dieci minuti alla ricerca del terzo gol e questa è la mentalità che mi piace”.

La Roma con lei sta riscrivendo la storia in Champions ma tutto ciò cozza con quello che succede in campionato, può essere lo specchio di una società che punta più alla Champions anche per gli introiti?

“Dico che le competizioni vanno trattate alla stessa maniera, forse dobbiamo cambiare allenatore in campionato e tenersi me in Champions. Abbiamo ragazzi che devono crescere mentalmente e farsi trascinare da esempi positivi, purtroppo queste cose passano anche per delle sconfitte. In campionato mi girano davvero se penso a ciò che potevamo fare”.

 

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