Roma: è mancata la fortuna, non il valore

Roma: è mancata la fortuna, non il valore

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Come le truppe italiane a El Alamein: è mancata la fortuna, non il valore. Nel caso della Roma, però, la differenza l’hanno fatta i due portieri e la maggiore concretezza in attacco. L’eurogol di Sneijder, a freddo, poteva colpire duramente sotto il profilo psicologico la Roma votata all’attacco, ma praticamente spezzata in due, schierata da Ranieri. Già, perché Menez, Vucinic e Borriello in avanti facevano sfracelli (senza tuttavia trovare il raddoppio dopo il gol di Simplicio a causa di uno strepitoso Julio Cesar), ma nessuno dei tre attaccanti ha partecipato alla fase difensiva, permettendo all’Inter di gestire con tranquillità il pallone in fase d’impostazione (chiedete a Maicon, sempre libero sulla destra). L’Inter ha avuto una nettissima superiorità nel possesso di palla, mentre la Roma si è affidata soprattutto alle invenzioni dei tre attaccanti, e nel momento migliore ha subito il raddoppio di Eto’o, anche per via di un Julio Sergio in formato Chievo. Nella ripresa, esaurita la spinta offensiva di Menez e Vucinic, si è scoperta l’assenza, preoccupante, di un gioco dei giallorossi. Un doppio errore di Burdisso (fuorigioco e fallo inutile su Pazzini a tu per tu con Julio Sergio) ha poi condannato la Roma. Subìto anche il quarto gol, la Roma è stata brava, in inferiorità numerica, a riaprire la gara, prima di subire il definitivo 5-3. Ai ragazzi si può imputare ben poco: privi di un gioco, hanno saputo tirare fuori l’orgoglio in un momento difficilissimo. Di fronte ai nerazzurri, così in palla, naturalmente, non poteva bastare. E ora la stagione può cambiare davvero: sabato prossimo arriverà il Napoli, e Ranieri dovrà scegliere chi schierare tra Loria e Guillermo Burdisso come titolare al fianco di Juan. Se poi riuscisse, oltre a risolvere questo dubbio atroce, a inventare qualcosa per dare un gioco e un’identità a questa squadra, sarebbe cosa gradita. Lo scudetto, forse, è irrimediabilmente un sogno svanito, ma c’è da centrare una qualificazione diretta alla Champions League: se Roma targata U.S.A. sarà, è bene che continui a disputare la massima competizione europea.

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