Roma, è tornato il vero Riise

Roma, è tornato il vero Riise

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CORRIERE DELLO SPORT – La festa e il giorno di ripo­so. La Roma scarica l’euforia del derby a cena tutti insieme, come ai vecchi tempi e con un martedì di vacanza. A Trigoria sono con­vinti che la vittoria contro la Lazio possa rigenerare una squadra che sembra­va frastornata dagli ultimi eventi. Situa­zione societaria con­fusa, cambio di alle­natore, incertezza per il futuro. John Arne Riise è uno di quelli che ne ha ri­sentito di più. Una volta lasciata la natia Alesund, prima di approdare alla Roma ha giocato nel Monaco e nel Liverpool, club dove non man­cano le certezze. Nel derby è tor­nato a giocare ai suoi livelli, anche Montella fatica a fare a meno del norvegese.

GERRARD E TOTTI – Riise ha fondato una scuola calcio nel suo paese, la John Arne Riise Fotballskole, che quest’anno vedrà partecipare anche il suo ex compagno al Liverpool, Ste­ven Gerrard: « Sono stato molto con­tento quando ho ricevuto il messag­gio qualche settimana fa e abbiamo lavorato a lungo per raggiungere questo obiettivo ». Riise acco­mune Steven Gerrard a Francesco Totti: « Ho giocato con Ste­ve per sette stagioni e ha imparato a cono­scerlo come grande calciatore e persona meravigliosa. Ho giocato con mol­ti grandi calciatori nella mia car­riera abbastanza lunga e, per di­versi motivi, posso dire di essere orgoglioso di aver giocato con due grandi, vale a dire Steven Gerrard e Francesco Totti. Entrambi sono campioni, persone molto leali e in­credibilmente piacevoli » .

FEDELTA’ – Riise ha voglia di restare nella Roma degli americani. Il suo contratto scade il prossimo anno, ha già avuto alcuni contatti per rinno­varlo. E’ tra i giocatori più presenti, ha saltato solo sei partite. Ha passa­to un periodo difficile, il grave trauma crani­co di settembre lo ha scombussolato e con­dizionato. Perse cono­scenza per un po’. Ma da qualche tempo va meglio.

SCRUPOLOSO – E’ un grande professionista. Lo hanno vi­sto correre da solo per le strade del Torrino (dove abita) alle nove di se­ra, quando doveva recuperare. Da quest’anno ha preso in affitto la ca­sa di Aquilani, dove nella passata stagione abitava Toni. Quella do­v’era prima l’ha lasciata a una cop­pia di fisioterapisti norvegesi che lo curano quotidianamente. E’ un nor­vegese che si è lasciato conquistare dai calore dei tifosi e dal clima di Roma. Ieri con venti gradi a marzo, è impazzito di gioia.

LUI E I TECNICI – Da quando è arrivato a Roma ha cambiato tre allenatori: Spallet­ti, Ranieri e Montella. E’ sempre andato d’ac­cordo con tutti. Mon­tella, che è stato suo compagno, lo chiama mister ma gli dà del tu. Soffre ad avere alle sue spalle un giocato­re con il quale poter entrare in con­correnza. Per dare il massimo deve sentire la fiducia dell’ambiente e la sicurezza del posto. Domenica in­crocia Behrami, che è stato vicinis­simo a diventare suo compagno. Un’occasione per dimostrare di non temere confronti.

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