Qualificazione ai quarti di finale di Tim Cup raggiunta, ma uscita dal campo tra i fischi. Questo è il paradosso, ma neanche troppo, della serata di Coppa della Roma. Una brutta Roma, che riesce ad eliminare solo dopo i supplementari e con un rigore estremamente generoso un Empoli giunto nella Capitale con una formazione ricca di seconde linee, ma sempre ben messo in campo dall’ottimo Sarri, tecnico rivelazione di questa metà di stagione. Prestazione opaca, nella quale non si è visto molto sotto il punto di vista tecnico, squadra senza lampi ed incapace di accendere i cuori dei quasi undicimila presenti, causa chiusura per squalifica della Curva Sud. Eppure, una nota positiva da portare a casa c’è. Ed è la prova di Juan Manuel Iturbe. L’argentino, frenato dai tanti infortuni, in questo inizio di stagione è uno degli elementi più discussi della truppa di Garcia, a causa dell’elevato costo del cartellino, sforzo fatto dalla società in estate per strapparlo al Verona e vincere la concorrenza delle tante pretendenti, Juventus in testa, che ambivano ad assicurarsi le prestazioni del giocatore più sorprendente della scorsa annata. Eppure l’altra sera Iturbe è risultato il migliore in campo, provando a dare una scossa ai suoi andando in gol dopo appena 4 minuti, cercando di mettere un po’ di tranquillità nell’ambiente tutto. Una gara fatta anche di tanto sacrificio, di spunti offensivi interessanti, spesso lasciato solo nell’uno contro quattro, capace però di creare difficoltà ad una squadra ottimamente disposta in campo. Anche dopo il pareggio all’80’ di Verdi, quando i mugugni si facevano asfissianti per gli uomini in campo, l’argentino-paraguaiano ha provato ad evitare la mezz’ora extra andando vicino alla doppietta, negatagli dal prodigio di Bardi che respinge due volte le conclusioni del numero 7 romanista. Nell’overtime ha creato altri pericoli, come il colpo di testa salvato sulla linea dalla difesa toscana. Per un quasi regalo dell’arbitro Di Bello la Roma poi, con De Rossi, trasforma il rigore che le consente di passare il turno ma non di evitare le critiche di una tifoseria attonita per il non gioco e la poca cattiveria che in questi ultimi tempi stanno caratterizzando la squadra. Manuel però sta mostrando segnali di progresso, anche se in una piazza come questa la pazienza non è mai stata la virtù principale. Dandogli tempo, sicuramente dimostrerà il suo valore, a dispetto anche di un costo che molti ritengono eccessivo.
Voto: 7
