Disastroso ritorno alla realtà per la Roma, che dopo la scoppola, seppur dignitosa, del Camp Nou, si rituffa nella realtà italiana prendendo due schiaffi pesanti dalla Fiorentina, che infligge ai giallorossi la sesta sconfitta interna del campionato. Difficile capire le cause di questa debacle, certamente il valore modesto di una rosa sopravvalutata ad inizio anno può essere un buon inizio. Molta improvvisazione, poca organizzazione e soprattutto la mancanza di attributi per riemergere da un periodo complicato. Come nella gara in Spagna, uno dei pochi ad aver offerto una prestazione al di sopra della sufficienza è Bruno Peres. Finito nel dimenticatoio per un lungo periodo, a causa sia di una vita turbolenta fuori dal campo che di una serie di nefandezze all’interno del rettangolo di gioco, il brasiliano sta vivendo un periodo di forma in controtendenza rispetto a quello della squadra. Uno dei pochi a mettere testa e precisione nelle cose che fa, si fa notare per vari tentativi di cross che i compagni non sfruttano, creando ben 4 occasioni da gol. Fraseggia con buona precisione completando l’82,4% dei 51 passaggi tentati, svariando a tutta fascia e recuperando 8 palloni con 6 duelli vinti. Purtroppo non serve però perchè da solo, forse insieme a Dzeko, non puoi cambiare le sorti di una gara interpretata dal resto della squadra con pericolosa sufficienza e troppa poca qualità. In attesa di tempi migliori e di capirci qualcosa in più di quanto sta accadendo, Di Francesco può dirsi soddisfatto dell’aver recuperato un calciatore che pareva ormai perso.
Voto: 6.5
