Roma-Inter, Garcia: “Maicon e Mapou ci saranno. Lo spogliatoio è unito”

Roma-Inter, Garcia: “Maicon e Mapou ci saranno. Lo spogliatoio è unito”

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Rudi Garcia 11aQueste le dichiarazioni di Rudi Garcia in conferenza stampa, alla vigilia di Roma-Inter:

Le condizioni di Maicon? 

Per fortuna per noi Maicon non è l’unico che gioca con la faccia, come diceva il ragazzo. Quando gioca impone il suo gioco, la sua forza fisica e aiuta tanto il nostro gioco. E’ tornato ad allenarsi col gruppo, sarà convocato, dopo vedremo se inizierà o meno”

Sulla partita col Cska, troppe polemiche?
“Basta con queste stupidaggini, sono qua per poarlare di calcio, non so cosa ha da nascondere mezza squadra in tuta”

Che idea ha di Mancini, come è cambiata la sua Inter?
“Non lo so, ha vinto tanto, non solo con l’Inter, anche se non mi piace mai vedere un allenatore esonerato prima della fine della stagione, perchè quando una società fa una scelta, sembra che sia una scelta giusta, a volte non funziona così dopo alcuni momenti o risultati, questo non mi piace, ma è così vale per tutte le società”

Che influenza ha il fattore Olimpico?
“Vuol dire che siamo nel nostro giardino, che è uno stadio importante per noi perchè ci sono i nostri tifosi, loro sono fantastici, non hanno uno stadio comodo perchè sono lontano dal campo, ma nei numeri vediamo che il loro appoggio è importantissimo. Sono stati fantastici da quando sono arrivato, domani in 12 saremo più forti, ma sul loro supporto non ho dubbi”

Preoccupato del rendimento di Gervinho, sembra avere un calo soprattutto sui gol?

“Dipende se prendiamo tutte le partite incluse la Champions, perchè se le prendiamo tutte non è sotto rendimento. Per giudicare Gervinho bisogna sempre vedere se ha fatto un assist o se ha partecipato all’azione offensiva e sul 75% dei gol lui sta sempre in mezzo. Poi capita che non giochi bene, per es. a Mosca non ha giocato bene ma ha avuto un’allergia prima della partita, non è un alibi, mi aspetto tanto da lui, di più e so che cosa può dare, come mi aspetto dagli altri”

Ha visto l’Inter in Europa League, che idea si è fatto? Strootman quando sarà al 100%?
“E’ in una condizione accettabile, quando stai fuori 8 mesi, non bastano solo gli allenamenti, servono pezzi di partite e poi partite, Kevin è un grande giocatore, tutta l’Europa lo vuole, siamo contentissimi del suo ritorno, sarà un giocatore fondamentale, sta con noi con tutta la sua rabbia. Sull’Inter l’ho vista, possiamo giudicarla per le ultime due, sappiamo che hanno giocatori forti, che adesso giocano in modo differente, a 4 dietro, non più a 5, abbiamo studiato queste due partite. Noi dobbiamo prima essere la Roma, poi vietare a loro di sfruttare le proprie forze”

A Mosca ha detto che con 3 attaccanti aveva bisogno di un centrocampo di un certo tipo, vale sempre o vale solo contro squadre di un certo tipo?

“Era uno dei parametri il fatto di giocare tre attaccanti per non mettere Mire, per avere un centrocampo più difensivo, valuto però se giochiamo fuori o in casa, che squadra avversaria affrontiamo, cosa hanno fatto i miei giocatori nelle partite precedenti, quanto hanno giocato e cerco di scegliere il centrocampo più forte in quel momento”

L’anno scorso la squadra dava la sensazione di vincere le partite nei secondi tempi, quest’anno il contrario. Perchè la Roma cala nella ripresa?
“Faccio sempre attenzione a non avere un avviso solo sull’ultima gara, o due, a me non piace parlare dello scorso anno, perchè è finito, non è la stessa rosa. Vincere 10 gare consecutive è un fatto eccezionale, siamo a 4 punti dalla classifica dell’anno scorso, ma in Europa meglio di noi hanno fatto solo il Real, il Chelsea e il Bayern. I fatti dimostrano che la Roma è in grande salute, allora importa solo concentrarsi su domenica. Sarà una grande gara, l’Inter ha parametri forti, ma dentro lo spogliatoio ho 30 ragazzi carichi al massimo, che non vedono l’ora di tornare in campo davanti ai nostri tifosi, faremo di tutto per vincere, ma il campionato non dipende da domenica, è la più importante dell’anno, solo perchè è la prossima, poi ci sarà il Sassuolo, noi ragioniamo così”

Ljajic si sta sacrificando molto per la squadra, è cresciuto tanto?
“Io faccio solo in modo di mettere i giocatori in campo, dopo il merito è solo loro, se giocano per la squadra e giocano bene, la bravura è loro. Adem deve essere decisivo, lo è in questo momento, non è solo una questione di continuità, fisicamente sta bene. Rispetto a quello che pensiamo, fisicamente è fortissimo, è forse quello che corre di più, sta bene e porta questo in campo aiutando la Roma. Come per Gervinho, mi aspetto sempre di più, può fare grandi cose, e il mio ruolo è quello di spingerli a fare bene, sta bene e gode nel fare bene. C’è ancora strada per arrivare a certi livelli, mi auguro che possa essere importante e di vincere insieme dei titoli”

Sabatini ha detto che il 7-1 vi ha inibito psicologicamente, quanto serve per superare?
“Penso che lo abbiamo superato da sempre, la gara dopo contro la Samp abbiamo dimostrato che eravamo pronti nella testa e vicini a vincere. Prima di questa gara e dopo sapevamo che non era semplice giocare su quel campo. Il primo tempo a Napoli, poi non c’è nessuna altra partita dove ho rimpianti”

La versione Manciniana non è migliore di quella di Mazzarri, ma sembra cambiato lo spirito viste le due rimonte consecutive. La preoccupa questo dato?
“Sembra che siano più concentrati, ascoltano di più il loro allenatore, mi sembra ovvio, se hanno messo responsabilità sul primo allenatore che è andato via, e sono concentrati di più., l’atteggiamento dei giocatori dell’Inter è quello, lottano, mettono uno spirito di concentrazione più alta che prima, anche se non ho vissuto con loro. Per quello che ho visto so che è una squadra che ha qualità, ma ha anche dei punti deboli, come tutti, dobbiamo sfruttare questa cosa, facendo una grande gara, siamo contenti di giocare dinanzi al nostro pubblico domenica sera”

Anche domani per lei conta soprattutto il risultato? La Roma ha bisogno di tornare a fare una grande partita?
“Firmo a due mani di vivere un momento così, vincere 3-0 col Toro, a Bergamo e pareggiare con la vittoria quasi acquisita a pochi secondi dalla fine col Cska. E’ chiaro che giocando bene è più facile vincere, seguo questa strada. Per il futuro se giochi male e vinci non faremo grandi risultati, io voglio vincerle tutte e quindi dobbiamo giocare bene”

La Roma è in grande salute, anche sul piano psicologico, la delusione di Mosca ha rotto qualcosa nello spogliatoio?
“Quando ho detto che c’erano tre squadre con più punti di noi dopo 12 giornate, non parlavo del campionato italiano, la Juve ha 3 punti in più ma sappiamo come li ha presi. Psicologicamente è più facile gestire questo pareggio sapendo che dopo il City ha vinto, piuttosto che nel caso in cui avessimo vinto senza qualificarci in anticipo. Dobbiamo vincere, dovevamo vincere lo stesso, non cambia nulla. Questa circostanza non ha cambiato nulla, eravamo arrabbiati, li devo frenare in allenamento e mi piace questo, vuol dire che sono tutti carichi e rido perchè in allenamento sono 2/3 giorni che ho 24 giocatori a disposizione, dovrò fare delle scelte ma prego di avere tutti i giocatori per tutta la stagione. Anche Mapou ci sarà domani”

Che obiettivo si è prefissato prima di Natale?
“Il mio obiettivo è avere 3 punti in più domenica sera alle 22:45, non ne ho altri. So solo contro chi giocheremo fino a Natale, da Gennaio non lo so e non mi interessa”

Dopo Mosca Totti è sembrato deluso, Florenzi ha detto che ce lo siamo meritato e poi c’è stata l’uscita di De Sanctis. Sicuro che non è inclinato nulla?
“Morgan ha fatto qualcosa di fantastico, eravamo tutti delusi, arrabbiati da morire e questa cosa mi piace da morire. Dopo Morgan io e altri siamo andati a rispondere con una delusione grande ai microfoni, pensavamo di aver perso l’occasione di qualificarci in anticipo. Morgan ha dimenticato di dire che anche lui è stato responsabile del gol preso, come gli altri che hanno perso pallo, quelli che non hanno accorciato, fermato l’azione, poi Morgan ha fatto una cosa fantastica tornando indietro e dicendo che anche lui è responsabile del gol preso. Questo significa che lo spogliatoio è unito, che vive insieme bene e che io mi posso appoggiare su di loro”

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