Roma, l’insostenibile peso del «piano B»

Roma, l’insostenibile peso del «piano B»

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Il day after è sempre il più difficile. Le parole rilasciate da Antonio Conte alla Gazzetta dello Sport («Ora le condizioni non ci sono, ma penso che un giorno andrò ad allenare la Roma. Devo avere la percezione di poter battere chiunque. Devo sentire che vincere è possibile») hanno spento ogni illusione nei tifosi giallorossi. E hanno fatto molto male. Le aspettative della piazza si erano «tarate» su quel tipo di tecnico, adesso ogni altro nome rischia di essere vissuto come un ripiego. Come uscirne? L’ideale sarebbe tenere il profilo bassissimo per un po’, aspettando le decisioni anche di altri allenatori, nell’incastro che toccherà tante panchine. La beffa è doppia: la Roma non avrà Conte e farà fatica a muoversi fino a che Conte non si sarà accasato, liberando altri tecnici. Maurizio Sarri è il candidato di Franco Baldini, ma è sotto contratto con il Chelsea che ha appena portato in Champions League. Come scrive il Corriere della Sera, Marco Giampaolo, se il calcio fosse logica, sarebbe il nome più adatto per un progetto di valorizzazione della rosa a disposizione e crescita dei migliori giovani. Lo ha dimostrato alla Samp, lavorando alla grande anche su«vecchietti» come Quagliarella. Però è il più inviso alla tifoseria. Pro: domenica ha annunciato che è pronto a lasciare la Samp. Contro: alla prima difficoltà sarebbe messo in croce. La dirigenza della Roma ha sperato che il famoso «piano B» potesse essere Claudio Ranieri. Raggiungere il quarto posto avrebbe legittimatola sua candidatura, ma adesso la Roma è molto lontana da quel risultato.

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