“Come sto andando?” “Male per Dio!“. La surreale cena della quale Paolo Villaggio fu protagonista col suo Fantozzi sembra essere la fedele riproduzione di quanto accade ora dentro Trigoria. Tutti fuori posto, tutti a disagio, imbarazzo generale e situazione di stallo, senza che nessuno possa far qualcosa per uscire da questa situazione di impasse. La Roma continua a non vincere, ma neanche a perdere, prigioniera di questa ignavia che attanaglia i tifosi, sempre più propensi a starsene a casa piuttosto che a subire controlli sin dal portone del proprio condominio fino al seggiolino dell’Olimpico, teatro ormai desolato. Col Milan i giallorossi sfoderano un’altra prestazione all’insegna della follia, padroni del campo nei primi 20 minuti, spettatori non paganti per il resto della sfida. In questo festival del nulla cosmico, Antonio Rudiger prova a dare una scossa di energia ai suoi, forze fresche assieme a Sadiq, uniche note liete di un periodo che sta per culminare con l’esonero di Garcia.
Il centralone tedesco, infatti, sembra l’unico che stia provando a migliorare e a migliorarsi. Al 4′, su una bella punizione di Pjanic messa a centro area dalla destra, il ragazzo voluto fortemente in estate si avventa sul pallone scagliandolo di sinistro alla spalle di Donnarumma, realizzando l’illusorio vantaggio. Si ripete poco dopo di testa, ma stavolta il promettentissimo portiere del Milan riesce a deviare sulla traversa il pallone che esce beffardo. Stop. La serata romanista si esaurisce qui. Tranne uno scivolone che stava per costar caro alla squadra, Rudiger svolge bene l’ordinaria amministrazione risolvendo anche un paio di situazioni molto ingarbugliate, risultando prezioso anche quando il suo compagno di reparto Manolas esce per un guaio muscolare e lascia il posto a Castan. Le prestazioni del tedesco sono un piccolissimo raggio di sole nel buio dell’inverno di Trigoria. Sperando diventino preso la luce in fondo al tunnel.
Voto: 6.5
