Roma noiosa, ma cinica. Ora il CSKA Mosca per iniziare a sognare.

Roma noiosa, ma cinica. Ora il CSKA Mosca per iniziare a sognare.

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florenzi Empoli Roma 4Tre indizi forse faranno una prova, ma per adesso possiamo goderci questi due primi punti esclamativi della Roma sul campionato. Con lo 0-1 di Empoli la banda di Rudi Garcia bissa  la vittoria dopo l’esordio casalingo contro la Fiorentina e si porta a 6 punti insieme alla Juventus e il Milan. Il tecnico francese vara il turnover e modifica completamente il tridente d’attacco che ha giocato contro la viola; questa volta tocca a Ljajic, Florenzi e Destro. In difesa tornano dai rispettivi infortuni e si riprendono la maglia da titolare sia Maicon che Castan.

Nella prima frazione di gioco i giallorossi impostano il solito possesso palla, ma senza pungere come ci ha abituati, e le occasioni scarseggiano ad arrivare, se non un tiro al volo d’esterno di Florenzi, ben respinto dal portiere Sepe. Gli uomini di Sarri invece, sono ben schierati in campo, e provano anche qualche azione, in particolare con Verdi e Valdifiori, che da regista sfrutta i troppi spazi lasciata dalla retroguardia giallorossa. Sul finale di tempo la partita si accende: prima Maicon, ben servito di testa da Florenzi, si divora un gol a porta vuota colpendo il pallo, poi è il difensore empolese Tonelli a “parare” il tentativo di Pjanic (in precedenza sempre lo stesso difensore aveva commesso un presunto fallo da rigore su Destro). Quando l’arbitro sta per fischiare la fine dei primi 45 minuti, arriva il gol della Roma. Bolide da lontano di Naingollan, palla sul palo e poi sulla schiena del portiere, che la manda incolpevolmente in rete.nainggolan gol Empoli Roma 4

La ripresa offre ancora meno spettacolo. Astori rileva Castan, uscito a scopo precauzionale, (ma ancora in dubbio per mercoledi) e poco dopo Keita sostituisce uno spento Pjanic. Maicon, migliore in campo, inizia ancora col turbo il secondo tempo, ma ha la colpa di mangiarsi clamorosamente un’altra rete. Dopo non succede praticamente più nulla, se non un vano forcing tentato dai toscani. L’allenatore Sarri viene espulso per proteste per un mancato rigore (anche qui la decisione è dubbia).

Una prestazione opaca quindi della Roma, che comunque crea alcune nitide occasioni e finisce nuovamente la gara senza prendere reti. Le caratteristiche mostrate sono sempre più quelle da grande squadra: cinismo, solidità e tanta tanta maturità. La nota stonata rimane invece sempre Adem Ljajic. Il serbo, che ha delle qualità tecniche indiscusse, non riesce proprio a integrarsi nel progetto Roma, volto all’ambizione, alla voglia di crescere tutti insieme e raggiungere prestigiosi trofei. Se non cambierà questa tendenza, che dura ormai da un po’, la strada di una cessione anticipata a gennaio potrebbe divenire sempre più praticabile. Ancora da rivedere inoltre sia Ashley Cole che Mattia Destro. L’inglese è ancora troppo timido, ma la sua esperienza tiene per ora quieti i tifosi giallorossi. L’attaccante di Ascoli Piceno invece, dovrebbe essere più partecipe all’azione e non sempre aspettare il cioccolatino sotto porta. La sensazione complessiva per ora, è che la Roma non può rinunciare così facilmente nello stesso momento ai due razzi della squadra, Gervinho e Iturbe.

Ma adesso il tempo di pensare, e scrivere per quanto mi riguarda, è finito; la testa è al CSKA Mosca per l’esordio in Champions. Se si vuol sperare di fare strada vincere è d’obbligo.

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