Riccardo Viola, figlio dell’ex presidente giallorosso, ha rilasciato un’intervista ai microfoni di calciomercato.it parlando della nuova gestione della squadra capitolina: “Non si possono fare confronti con la nostra perché quella era un’azienda familiare, mentre loro sono una multinazionale. Alcune cose sono rimaste, altre andrebbero cambiate; vedere la Sud vuota fa male a chi ama il calcio, ai nostri tempi era un’arma in più. Gli americani hanno grande ambizioni per questa squadra, e il nuovo stadio è una grande conquista. Dovrebbero curare di più però il rapporto con la Curva; non sono stati loro a mettere le barriere ma dovevano prevenire questo tipo di situazione. Quando cacci via l’allenatore le colpe sono di tutti. La squadra ha perso entusiasmo, è insicura e sempre timorosa di subire gol. Il grande compito di Spalletti deve essere quello di riportare serenità. Negli anni di mio padre presidente, noi eravamo la grande rivale della Juventus, avevano paura di noi. Noi c’eravamo e davamo fastidio; il grande merito di papà è stato sdoganare la “Rometta”. Ricordo ancora l’aggressione a papà e il gol annullato a Turone. Spero domani di rivedere la vera Roma”.
