Esordio in Coppa Italia per la Roma, che negli Ottavi di Finale si sbarazza della Sampdoria con un rotondo 4-0 e si qualifica per i Quarti, turno nel quale affronterà, sempre all’Olimpico, il Cesena. Ennesima grande prestazione di tutta la squadra, capace alla distanza di venir fuori e far prevalere i maggiori valori tecnici rispetto agli avversari. Come ad Udine domenica, però, un calciatore spicca sui compagni: Radja Nainggolan. Difficile trovare un centrocampista più in forma di lui in Europa in questo momento, uomo ovunque di un reparto estremamente collaudato, nel quale ruotano gli uomini ma la sostanza non cambia. Il belga offre come sempre una prestazione a tutto tondo, unendo le sue indubbie qualità fisiche (5 palloni recuperati, 2 respinte, 1 intercetto, 1 duello vinto) a doti tecniche che ha certamente affinato nel suo periodo romanista.
Apre le marcature al 39′, con un destro al volo da fuori area che scavalca Puggioni infilandosi all’incrocio dei pali, festeggiato con un’impassibilità che la dice lunga anche sulla personalità del numero 4. In apertura di secondo tempo la Roma dilaga, al 47′ con Dzeko e al 61′ con un delizioso pallonetto di El Shaarawy, mettendo poi il sigillo sul poker finale, al 90′, con la doppietta di Nainggolan, che sul cross di Perotti si infila in area di rigore con puntualità invidiabile e di testa insacca. Chiude i suoi novanta minuti con l’86.7% dei 30 passaggi tentati, sdoppiandosi nel ruolo di regista ed incontrista. Spalletti a fine partita lo definisce uno “di una pasta diversa, un cavallo di razza che in questo momento è in stato di grazia”. Parole migliori non potevano definire il belga.
Voto: 8
