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Roma, senza le Coppe si va meglio in campionato? I dati dicono ‘no’

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Ogni anno, puntuale a inizio campionato, le compagini blasonate che non disputano le coppe sono spesso ritenute avvantaggiate rispetto alle controparti che hanno il calendario fitto di impegni, nazionali ed europei. Ma è veramente così? Il ritornello “e poi non ha le coppe”, che gli addetti ai lavori ripetono a inizio stagione massimizzando le chance che il club in questione possa trarne giovamento e classificarsi più in alto rispetto all’oggettivo valore della squadra, ha reale fondamento?
In questo speciale SuperNews ha voluto approfondire il tema indagando quanto la partecipazione alle Coppe Europee condiziona effettivamente il piazzamento finale in Serie A. Abbiamo analizzato le ultime 20 stagioni delle cosiddette “sette sorelle”, ossia i club più blasonati del nostro campionato (Juventus, Inter, Milan, Roma, Lazio, Fiorentina e Napoli) suddividendo le annate in cui vi è stata partecipazione alle competizioni continentali (Champions League ed Europa League) da quelle nelle quali, al contrario, le squadre non hanno affrontato Coppe Europee. I dati utilizzati per la produzione del nostro studio sono stati prelevati dal sito ufficiale della Lega Serie A e dai portali ufficiali di riferimento di ciascun club considerato.
I risultati della ricerca parlano chiaro: in cinque dei sette casi considerati (uniche eccezioni Juventus e Lazio) i club oggetto di analisi hanno incontrato maggiori difficoltà in campionato nelle annate in cui non hanno disputato competizioni europee. Lo studio fa emergere ulteriori dettagli: infatti, negli ultimi 20 anni, ogni club si è classificato in media circa al settimo posto quando non ha disputato le coppe (7,03), circa tre posizioni in meno (4,46) rispetto alle annate contraddistinte da impegni continentali.

Roma, meglio negli anni con le coppe: unica eccezione il secondo posto della Roma di Garcia

Negli anni considerati i giallorossi non hanno partecipato alle competizioni continentali soltanto in quattro occasioni: 1997/1998 la prima Roma di Zdeněk Zeman che si classificò quarta, riscattando il deludente dodicesimo posto dell’anno precedente; 2011/2012 quando con Luis Enrique in panchina i capitolini, dopo aver fallito la qualificazione in Europa League, si piazzarono in settima posizione; 2012/2013 quando la seconda Roma di Zdeněk Zeman concluse, deludendo le aspettative, la stagione al sesto posto e per ultimo, l’anno successivo 2013/2014 quando con Rudi Garcia al timone i giallorossi si aggiudicarono, dopo una lunga striscia di dieci vittorie consecutive, la seconda posizione in classifica. Analizzando le annate in cui la compagine capitolina non ha disputato competizioni europee soltanto per un caso (il secondo posto del 2013/2014) è possibile affermare che la mancata partecipazione in coppa ha portato un reale vantaggio nel piazzamento finale in campionato. I romanisti infatti in linea con le consorelle si classificano mediamente meglio nelle stagioni in cui affrontano le competizioni continentali (3,69) (gli otto secondi posti lo testimoniano) al contrario nelle annate senza coppe europee il dato cresce sensibilmente (4,75).

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