Notte europea, di quelle vere. Dopo dieci anni la Roma centra i quarti di finale di Champions League, compiendo la rimonta dopo il 2-1 subito in Ucraina. Squadra compatta, attenta, che cerca e riesce a non concedere nulla ad un avversario potenzialmente sempre pericoloso, soprattutto in fase di ripartenza, costretto però a 0 tiri nello specchio della porta. Dopo lo 0-0 del primo tempo, nella ripresa cambia la storia della partita. Ci pensa, come spesso accade, Edin Dzeko. Al 52′ il bosniaco si invola da solo di fronte a Pyatov, lanciato da un assist delizioso di prima di Strootman, battendo sotto le gambe il portiere arancionero per l’1-0 che vale la qualificazione.
Combatte e gioca per la squadra, sfiora il raddoppio con una magia di sinistro a giro che fa la barba al palo, mettendo un altro enorme tassello facendo cacciare Ordets al 79′, superandolo in velocità, abbattuto poi con una trattenuta che lascia gli ospiti in dieci. Esce stremato all’89’ dopo che, ripetutamente, aveva accusato la fatica di un match per uomini veri, chiuso con 9 duelli e 5 contrasti aerei vinti, 6 palloni recuperati e solo 9 passaggi tentati, segno di quanto abbia dovuto lottare per trovare spazio. Prima di conoscere l’avversario del prossimo turno ci sarà da buttarsi nuovamente in campionato, non prima però di essersi goduti appieno un successo che deve rilanciare le ambizioni di un gruppo capace si di troppi bassi ma anche di regalare alti davvero memorabili. Benedicendo la mancata partenza nel mercato invernale di un campione con la “C” maiuscola, come troppo pochi se ne sono visti negli ultimi anni a Roma.
Voto: 8
