Roma, Spalletti: “Feghouli è l’obiettivo principale. L’acquisto che vorrei per gennaio è...

Roma, Spalletti: “Feghouli è l’obiettivo principale. L’acquisto che vorrei per gennaio è la Curva Sud” (VIDEO)

SHARE
IF

Conferenza stampa di vigilia per il tecnico della Roma, Luciano Spalletti. Queste le sue dichiarazioni ai cronisti presenti:

“Florenzi prosegue il recupero, mentre Vermaelen ha un risentimento al soleo e sarà indisponibile. Infiammazione al tendine d’Achille per Totti che oggi lavorerà a parte e dopo valuteremo se farlo partire o meno”

Cosa la preoccupa del Genoa?
“Abbiamo analizzato le partite contro le squadre più forti, come Juventus, Milan e Fiorentina, e hanno mostrato la loro forza. Hanno mostrato la continuità tra Gasperini e Juric.. Hanno un modo di giocare che stimola la sensibilità dei tifosi. Fanno una sorta di marcatura a uomo, contrasti individuali e il pubblico viene stimolato a partecipare. Ovviamente giocano poi anche un bel calcio. Questa è per me la maggiore insidia”

Cosa pensa lei di giocare durante il periodo natalizio anche in Italia?
“Io non penso sia una questione di calendario, ma più una questione di stadi. L’insufficienza da un punto di vista di conforto di partecipare a una partita. Prima di tutto bisogna fare gli stadi, il calcio è un movimento importante, le famiglie vogliono andare allo stadio e partecipare. Abbiamo l’occasione di farci guidare dagli americani, che ci insegnano qualcosa sotto il punto di vista dello spettacolo. Bisogna rispettare il sacrificio delle famiglie, devono trovare uno stadio dove si possa effettivamente godere dello spettacolo che dà il calcio. Se un giapponese accende la televisione, vede una partita inglese e una italiana, e non capisce di calcio, sceglie senza dubbio quella inglese. Il calcio italiano sarà scelto ancora di più, anche in tv, a seconda della partecipazione che c’è. Se fa lo stadio la Roma saranno contenti anche gli altri, perché saranno stimolati, anche la Lazio”

Come sta Manolas?
“Non sta bene da un punto di vista di completezza di preparazione, non è al 100%. Però se non è un problema fisico quello dipende da me, viene a Genova e deciderò se usarlo lo stesso, o un pezzo di partita. Al momento sembra non ci siano peggioramenti dal punto di vista fisico, è solo un problema di condizione”

Lei ha detto che chi partirà sarà sostituito. Ha paura di perdere big a gennaio, come Manolas?
“Qui sembra di essere a Porta Portese, si dice di tutto. Un giorno si dice che si hanno soldi da spendere, quello dopo che bisogna vendere un po’ di big. Bisogna fare un po’ di chiarezza, perché i tifosi vengono coinvolti sentimentalmente da quello che si dice. Per quello che mi riguarda il mercato poteva anche non esserci, perché questa squadra l’ho scelta io, secondo me è forte, mi stava bene così com’era e così com’è. Poi se ci sono situazioni come Salah che è dovuto partire, e Iturbe che voleva partire, è corretto voler sopperire. Massara sta valutando quello che offre il mercato. Noi non siamo nelle condizioni di dire «prendo questo, prendo quell’altro». Dobbiamo saperci inserire; per migliorare questa squadra bisognerebbe investire delle somme che adesso non possiamo permetterci. I nomi che fate sono corretti, è giusto che l’attenzione è rivolta a Feghouli, ma ci vorrà del tempo. Per quanto riguarda gli altri erano delle ipotesi che si sono raffreddate. È un rimpiazzo, ma non sempre vuol dire rafforzarsi. Poi può capitare, come successo con Iturbe e il Torino. In dei reparti non siamo tantissimi, questo è vero, e fino adesso sono stati bravi a sopperire a delle assenze. Adesso avremo tanti impegni e questo richiamerà la necessità di essere a posto dal punto di vista numerico. È difficile dare qualcosa in più però perché siamo più forti”

Juve e Napoli con Rincon e Pavoletti sono più forti o sono anche loro rimpiazzi?
“Sono giocatori mirati, scelti. Si sono rafforzati, Rincon piaceva anche a noi, oltre a essere squadre già forti, come la Roma. Anche in questo caso il valore si farà vedere dentro questa frenesia di partite che ci sarà in quel periodo lì. Gli 11 sono già forti, senza metterne qualcuno in più dentro. Poi giocando tante partite è chiaro che diventa un’arma in più avere un titolare in più”

Un anno dopo aver parlato a Miami con Pallotta è stato rispettato quello che le è stato detto allora? È filato tutto liscio?
“Si perché a me non piaceva quello che stava succedendo alla Roma. Quello che vedevo durante le partite, e da appassionato di questi colori mi dispiaceva. È stata più una questione di attenzione verso il mio passato con la Roma. Ricostruire il valore dei giocatori che io vedevo in televisione forti, e che non riuscivano a dare quello che valevano e quello che meritavano i tifosi. Non era bello vedere quella Roma lì. A me la squadra piaceva e sono stato contento di essere ritornato. Anche in questo campionato la squadra ha mostrato la sua forza, il rispetto verso chi è innamorato di questi colori, l’impegno e io voglio andare avanti fino in fondo con questa squadra. Io non ho chiesto di cedere né comprare nessuno. Trovo un messaggio chiaro quello che dice Gandini a me, che la società si aspetta di vincere perché c’è tutto per farlo. Per continuare a meritare questa società bisogna vincere, dobbiamo prenderne atto. La squadra deve sapere che è forte e deve dare il massimo per raggiungere il massimo obiettivo. È in sintonia con ciò che ho sempre detto. Se non vinco devo dare spazio a un altro”

Lei allenerebbe mai la Juventus?
“Che domandina facile. Io faccio questo di lavoro, sono un professionista. Vado da tutte le parti ad allenare, anche da lei se un giorno diventasse presidente”

L’acquisto che vorrei per gennaio è che togliessero le barriere e facessero tornare il nostro pubblico. Noi abbiamo bisogno di loro, sarebbero il miglior acquisto, e sicuramente le partite della Roma le venderebbero dappertutto”

A Genova ci sarà sicuramente un pubblico caldo. Sta pensando a una Roma più fisica per contrastare l’impatto del Genoa?
“La formazione più o meno è quella, ho uno-due dubbi. Una formazione di sostanza, che ha fatto vedere nell’ultima partita di aver raggiunto un livello di qualità importante. È ripartita bene dopo quella sconfitta, abbiamo evidenziato una certezza di squadra forte. Questa deve diventare la nostra base, dobbiamo costruirci sopra. Non è facile, ma bisogna essere bravi a saper scegliere”

Domani torna Rizzoli. L’ultima volta non è andata benissimo. Che ne pensa di questa scelta?
“Abbiamo uno strumento che è quello delle riunioni che facciamo con l’AIA, dove loro cercano di spiegare quello che è successo nel precedente pezzo del campionato. Io ho trovato tutte le spiegazioni e le risposte che cercavo, per cui io sono a posto. Abbiamo molti internazionali domani, c’è molta attenzione nei nostri confronti”

Da Bruno Peres si aspettava di più? C’è stato un colloquio privato con il ragazzo per motivarlo?
“Bruno Peres è un grande calciatore. Ha tecnica, velocità, resistenza. Lo mettiamo più a suo agio se lo facciamo giocare da quinto, perché ha più libertà di attaccare senza preoccuparsi della fase difensiva. In quello non è forte come Rudiger, però poi ha altre caratteristiche. Secondo me sta facendo bene, quando poi commetti una leggerezza che determina un gol a sfavore è chiaro che ci poni più attenzione. Se poi però si vanno a mettere le altre componenti si vede che lui è sufficiente in tutte le altre cose. Lì ha sbagliato, ma nel secondo tempo ha fatto bene, ha coperto tutta la fascia, fa parte di quella squadra forte a cui accennavo”

Cosa ne pensa delle parole di Tavecchio, secondo cui qui manca la cultura della vittoria?
“Per avere la cultura bisogna aver vinto, qui è parecchi anni che non si vince. Non ha sbagliato tantissimo. Noi stiamo lavorando bene, abbiamo una società che investe nelle strutture, attenta sul mercato. Bisogna crescere, perché altrimenti si rischia di avere una vittoria usa e getta e basta. I cinesi hanno più disponibilità economica di noi. Ti vuoi confrontare con loro? Rappresentano ora una scorciatoia per arricchirsi subito, noi lavoriamo sulla prospettiva. Adesso ho sentito che stanno inserendo delle regole, è la strada giusta. Siamo tutti d’accordo comunque: bisogna vincere”

NO COMMENTS

LEAVE A REPLY

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.