Roma, vince il più forte

Roma, vince il più forte

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C’è poco da dire: la differenza l’ha fatta la superiorità tecnica della Roma. La Juve è stata un’avversaria difficile per i giallorossi, ma la Roma ha giocato una partita perfetta sotto ogni aspetto. Ranieri è partito con un assetto d’attacco veloce e leggero, con Vucinic e Menez, davanti ad un centrocampo ben piazzato. Nel primo tempo la Roma è stata capace con accelerazioni improvvise di mettere in difficoltà la Juve, ma mancava la cattiveria necessaria in area di rigore. Nella parte finale, però, Vucinic e Menez sono calati e con loro tutta la forza offensiva della Roma. Dopo l’infortunio del francese e l’ingresso di Borriello, la Roma sembrava destinata a guadagnare maggiore profondità, ma il centrocampo tutto muscolare della Juventus, con Melo e Sissoko, è stato capace di arginare gli attacchi dei giallorossi. Il gol del vantaggio di Vucinic, poi, ha cambiato le sorti del match: la perla del montenegrino nasce però da un perfetto lancio di De Rossi, illuminante anche nel ruolo di regista. Giallorossi perfetti anche nella difesa del vantaggio, con Mexes e Burdisso praticamente insuperabili, un ottimo Cassetti e un Riise molto attento a contenere Krasic, che con le sue accelerazioni è molto pericoloso. Il centrocampo, poi, ha fornito una prestazione memorabile: De Rossi leader indiscusso con Perrotta, Brighi (e poi Taddei) e Simplicio bravissimi nel lottare su ogni pallone e poi impostare ogni azione d’attacco. Rodrigo Taddei, al di là del gol, sembra davvero un giocatore recuperato a tutti gli effetti e, come ha dimostrato ieri, col suo dinamismo sarà utile alla causa. Ultimo appunto: gli estremi del rigore per la Juventus c’erano, anche se Del Piero, appena ha sentito il braccio di Mexes su di lui, si è lasciato andare giù troppo platealmente e forse questo ha portato Damato a non fischiare.

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